Mattia Grassani, legale del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Sulla squalifica a Sarri e l’ammenda a Mancini? Queste decisioni credo non siano state facili nemmeno per il giudice sportivo Tosel, che ha dovuto analizzare una situazione delicata, fuori dal comune. È un caso mai verificatosi prima che fa giurisprudenza. È una sanzione tutto sommato di buon senso, di giudizio. L’atteggiamento insultante non ritenuto discriminatorio di Sarri riveste una gravità maggiore rispetto ad un atteggiamento intimidatorio ed un insulto rivolto al quarto ufficiale. I ventimila euro di ammenda sono un’aggiunta alle due giornate di squalifica che ci sta rispetto alla vicenda nel suo complesso. Non ci saranno ricorsi da parte della società, anche perchè questa vicenda ha fatto parlare tanto. Gli atteggiamenti discriminatori hanno comunque un peso maggiore anche in vista di comportamenti futuri. La delicatezza di questa vicenda, anche per il clamore mediatico internazionale che si è creato, è massimo. Questa corretta amministrazione da parte del giudice Tosel serve da monito e deve costituire un segnale per il futuro. Non si può dire che a Sarri è troppa l’ammenda e a Mancini è poca. Il segnale della giustizia sportiva è che tali atteggiamenti non sono tollerabili, si spera che si possa voltare pagina e che si evitino strumentalizzazioni che portino la questione su scenari più ampi. La norma tutela la libertà di ogni soggetto di aderire ad una religione, ad un partito politico o di esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale. È una vicenda spiacevole avvenuta in campo, e costituisce un ulteriore invito alla prudenza, all’autocontrollo, perchè sono vicende che recano un danno ad un movimento e a soggetti che sono in buona fede che possono perdere comunque il controllo in campo, ma sono personaggi pubblici e tali atteggiamenti vanno comunque tenuti a bada. Ho sentito De Laurentiis nell’immediatezza della partita, la posizione della società è stata di assoluto rispetto per gli organi federali.”
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