Ci aspettavamo una guerra nel freddo di Utrecht, ma nessuno ha immaginato un primo tempo così. Questo primo tempo ha riassunto tutte le contraddizioni ed i limiti del Napoli. Infatti al 3′ Cavani inventa un gran gol e sembra una partita in discesa per gli azzurri, invece dopo un minuto Cribari non interviene e Van Wolfswinkel anticipa De Sanctis e mette in rete. Il Napoli subisce il colpo, l’Utrecht comincia ad attuare un pressing alto per non far ripartire gli azzurri e mettere in difficoltà la fase di impostazione della manovra. La compagine di Mazzarri, quando riesce a distendersi, fa male alla distratta retroguardia olandese, Hamsik al 13′ e Yebda al 18′ vanno vicino al gol del vantaggio e l’Utrecht si salva grazie prima ad un recupero in extremis di un difensore e poi ad un intervento di Vorm. L’episodio che dà la svolta alla gara è l’errore di Vitale, che al 28′ non si accorge di Duplan e lo stende. Van Wolfswinkel trasforma il rigore, spiazzando De Sanctis. Il festival delle disattenzioni ha manifestato un altro atto al 34′ quando sugli sviluppi di una punizione Demouge può colpire di testa indisturbato ed ha realizzato il 3-1. Al 41′ il Matador Cavani ha riacceso le speranze, segnando il gol del 3-2. Il resto lo ha fatto il Liverpool, che vince 1-0 a Bucarest con un gol di Jovanovic al 19′. I prossimi quarantacinque minuti sono da dentro e fuori; tocca agli azzurri mostrare le qualità per riprendersi una partita alla loro portata.
Ciro Troise
