Guidolin mette in campo l’Udinese in maniera speculare rispetto al Napoli. Infatti, il 3-4-2-1 friulano prevede grande compattezza in fase difensiva per fermare gli scambi e la velocità di Hamsik, Lavezzi e Cavani e poi si punta sui movimenti tra le linee di Pinzi e le ripartenze veloci di Sanchez e Di Natale, cercando proprio di colpire la retroguardia del Napoli. Nel primo quarto d’ora il Napoli aggredisce i friulani, senza però produrre grandi occasioni da gol. Al quindicesimo però Sanchez va via sul filo del fuorigioco alla difesa del Napoli, Cannavaro è in netto ritardo e De Sanctis lo stende in area di rigore. Di Natale trasforma il penalty, nonostante il portiere del Napoli abbia intuito la direzione. Il Napoli non riesce ad imbastire una reazione degna di nota, anche perchè le condizioni atmosferiche ed il terreno scivoloso non sono le condizioni ideali per recuperare il risultato. Al 42′ Di Natale mette il dito nella piaga con un grande destro che si insacca all’incrocio dei pali; la prima frazione di gioco finisce dopo un solo minuto di recupero, nonostante le tante interruzioni del gioco, sul risultato di 2-0. Il Napoli deve ritrovare se stesso e tentare di riscattare una gara che non è ancora compromessa. Gli azzurri ci hanno abituato ad imprese anche più difficili.
Ciro Troise
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