E’ uno spettacolo già visto, all’Olimpico le partite hanno sempre uno scenario diverso rispetto agli altri campi della serie A. L’obiettivo è innervosire l’avversario e le si prova tutte, grazie agli arbitraggi sempre malleabili nei confronti dei colori giallorossi. I primi quarantacinque minuti sono stati spezzettati dagli atteggiamenti “teatrali” dei calciatori della Roma, concessi dall’arbitro Bergonzi, bravo nell’assegnare i falli ma con il cartellino rivolto solo verso i colori azzurri. E’inammissibile che gli atteggiamenti di Borriello e Vucinic e i falli di mano di Rosi e Taddei non siano stati puniti. La Roma scende in campo con un atteggiamento molto coperto e compatto, con lo scopo di coprire gli spazi e colpire con le ripartenze. L’occasione migliore è giallorossa, arriva al 15′ con Vucinic fermato solo da uno splendido De Sanctis. Poi si fa vedere solo il Napoli, che però ha mancato della giusta cattiveria negli ultimi venti metri. Tanti i cross insidiosi di Maggio, Campagnaro e Lavezzi dove non arriva la zampata vincente. Gli azzurri devono gestire il nervosismo, senza cadere nelle provocazioni degli uomini di Ranieri. L’ha scampata Dossena, che per le sue ingenuità poteva rischiare il doppio cartellino giallo e l’espulsione. Il Napoli sta colpendo soprattutto sulla fascia sinistra, dove la propensione offensiva di Riise costringe Juan spesso a ripiegare sugli inserimenti di Maggio, Hamsik e Lavezzi, che non danno punti di riferimento alla retroguardia giallorossa.
Ciro Troise
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