Finisce 0-0 il primo tempo tra Napoli ed Udinese. Sembra una gara a scacchi con Guidolin bravo ad organizzare la sua squadra in modo da bloccare gli azzurri e giocare sulla pressione che sentono gli uomini di Mazzarri per l’importanza dell’evento. I friulani, quando hanno l’occasione, non rinunciano a provarci ed hanno avuto tre occasioni da gol con Denis al 3′, Benatia al 30′ e Pinzi al 44′. Sul “Tanque” De Sanctis ha compiuto una parata straordinaria. Il Napoli tiene bene il campo e soffre solo su episodi particolari o per qualche contropiede nato per palla persa a centrocampo. Gli azzurri hanno sofferto negli ultimi venti metri con avventatezza ed imprecisione in alcuni assist. Il Napoli, però, comunque ha avuto le sue occasioni da gol con Cavani che ha calciato a lato due volte, al 9′ ed all’ 11′; poi è toccato a Lavezzi, che al 40′ ha costretto Handanovic a compiere un miracolo, uno straordinario colpo di reni. Da registrare alcuni errori dell’arbitro Tagliavento e dell’assistente Calcagno; infatti, è incredible come Domizzi non sia stato ammonito dopo gli interventi su Cavani e Maggio e come sia stato graziato Pinzi per la reazione gratuita dopo un intervento del “Matador”.
Il Napoli, pur non compiendo una prestazione magistrale, ha mostrato i limiti della retroguardia friulana quando viene aggredita soprattutto con le amnesie di Zapata e la lentezza di Domizzi. Bisogna alzare il ritmo e colpire nelle vie centrali; in questo compito può essere determinante il Pocho con le sue accelerazioni. L’argentino può sfruttare la grande superiorità di Dossena su Cuadrado, entrato al posto di Isla, ed allargare il gioco sulla sinistra; ci hanno già provato diverse volte nel primo tempo e può essere una chiave vincente.
Ciro Troise
