De Canio ha messo bene in campo il Lecce, ha messo da parte la propensione offensiva del suo schieramento e ha schierato una squadra compatta, che mantiene le giuste distanze tra i reparti. Il Lecce aspetta il Napoli, che quando manca Lavezzi, se non alza il ritmo giocando sugli esterni, produce una manovra prevedibile. I pugliesi tentano di ripartire, sfruttando i movimenti tra le linee di Olivera e Piatti. Il Napoli ha commesso vari errori in fase d’impostazione e non riesce a ripartire sempre con pericolosità. La compagine di Mazzarri alza il ritmo solo a tratti, la difesa salentina si apre solo quando gli azzurri attaccano sugli esterni. Nella ripresa bisogna puntare proprio sui movimenti di Maggio e Dossena, che è sembrato in forma nei primi quarantacinque minuti. Le occasioni migliori per il Napoli sono arrivate al 26′ quando Gargano su punizione ha trovato libero Dossena che ha provato a servire Cavani al centro dell’area, che però non è riuscito ad arrivare sul pallone. Al 37′ Zuniga supera un paio di avversari con una triangolazione con Gargano e calcia verso la porta dalla distanza, ma Rosati respinge in angolo.
Ciro Troise
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