Partita di studio al Sant’Elia. Entrambi gli allenatori hanno impostato la sfida principalmente sul contenimento degli spazi. E’ stato evidente nei primi dieci minuti, quando la gara si è svolta sostanzialmente a centrocampo. Le due squadre tentano qualche fiammata a tratti. Il Napoli ha avuto le occasioni migliori, al 10′ con una conclusione di Gargano dalla distanza respinta da Agazzi ed al 30′ con una bella azione imbastita da Hamsik e Lavezzi, conclusa dal “Pocho” con un colpo di testa terminato di poco a lato. L’unico pericolo creato dal Cagliari arriva al 26′ con una punizione di Nenè respinta da De Sanctis; sulla ribattuta Canini di testa manda il pallone alto. Il Napoli in fase offensiva mostra i soliti limiti dovuti all’assenza di Cavani; cioè la manovra azzurra stenta a trovare profondità e pericolosità. Con Hamsik e Sosa alle spalle di Lavezzi, quando quest’ultimo retrocede per prendere il pallone, agli azzurri manca il terminale offensivo che può approfittare delle verticalizzazioni. Da segnalare i cambi delle due squadre nei minuti finali del primo tempo; al 41′ Zuniga entra al posto di Dossena, uscito probabilmente per un problema ai flessori della coscia sinistra, e Nainggolan al posto di Laner al 42′ per il Cagliari. L’auspicio è che l’arbitro Rocchi usi il cartellino nella ripresa, visti i continui falli intenzionali sull’uomo dei giocatori della compagine di Bisoli
Ciro Troise
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