Dopo la Sampdoria, la Lazio si prepara a ricevere l‘Udinese in Coppa Italia. Una gara secca all’Olimpico, dove passerà chi sbaglierà poco o niente. La Lazio viene dal deludente pareggio di ieri, la squadra di Colantuono invece cerca riscatto dopo il pesante 0-4 contro l’Inter.
Per avere un quadro migliore sui friulani, la redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva Andrea Dossena, dal 2006 al 2008 in Friuli.
La Lazio non sa più vincere, Pioli è l’uomo giusto per ripartire? A gennaio può bastare un difensore per migliorare la difesa? In passato è mai stato vicino alla Lazio?
“Pioli è l’uomo giusto perché conosce la squadra. Lo scorso anno ha fatto un’impresa. Credo sia l’uomo giusto, assolutamente”.
A gennaio può bastare un difensore per migliorare la difesa?
“Non basta un uomo per migliorare la difesa, è rapporto di movimenti. E’ un lavoro di squadra, penso anche all’assenza di Biglia a inizio anno. Un uomo non cambia la difesa”.
In passato sei mai stato vicino alla Lazio?
“Sì. Nel 2004, andai a Treviso anziché venire alla Lazio. Avevo dato l’ok ma poi il presidente del Verona mi cedette al Treviso perché aveva dato la sua parola”.
Se la Lazio piange, l’Udinese non ride. Influisce il probabile ritiro di Di Natale?
“I friulani sfornano grandi giocatori da sempre. Di Natale ogni anno era una garanzia. Le stagioni però passano anche per lui, spero che si risolva presto la situazione perché non giova a nessuno. Sono curioso di vedere se una volta ritiratosi, i Pozzo venderanno ancora. Comunque la salvezza non è a rischio, visto che hanno ottimi giocatori per salvarsi”.
Segui la Serie A?
“Certo. L’Inter, contro le mie aspettative, sta reggendo molto bene. Anche la Juventus però è in crescita, credo che darà battaglia fino alla fine”.
Napoli e Liverpool, la carriera di Dossena non è stata banale…
“Sono state emozioni uniche. Ad Anfield atmosfera incredibile, ma anche a Udine è stato un anno indimenticabile.
Dossena ha vinto una Coppa Italia in carriera, in panchina c’era Mazzarri
“Ho sentito il suo staff. Mazzarri sta imparando l’inglese. All’Inter è andata male, credo che avrà delle offerte, è ambizioso e preparato tatticamente, bravo a sfruttare i punti deboli degli altri. Noi ad esempio in Europa facevamo meno fatica, perché gli altri facevano la partita”.
Ora sei al Chiasso con Camolese, che avventura è?
“Ho iniziato con entusiasmo, volevo provare un nuovo campionato. Mi trovo bene, il livello è buono la città manca un po’ in strutture ma i campi sono belli. E poi viviamo in Italia, vicino casa. Camolese? E’ preparato, ci sta dando una mano. La sua impronta tattica italiana si vede ed è valida. Con il tempo migliorerà”.
Chiusura sul futuro
“Mi piacerebbe allenare, la concorrenza è tanta però. Ho preso molto da tutti, forse meno da Benitez. Sento spesso anche Marino. In Italia sono sicuro che imparerei, ma anche all’estero”.
Fonte: LazioPress.it
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