Pablito di sfide di questo tipo se ne intende. Ne ha giocate tante, gli verrebbe quasi voglia di scendere ancora in campo stasera al San Paolo. Napoli-Chelsea, che partita, la partita. Paolo Rossi già l’immagina, prova ad anticiparla e mette in guardia gli azzurri sui possibili pericoli della sfida. «Il Napoli ha una grande occasione, una grandissima occasione. Per me è favorito, leggermente, ma favorito».
Napoli favorito, possibile?
«Sì, possibile. Dico sessanta per cento Napoli e quaranta Chelsea. Il Napoli in questa fase sta meglio e in Champions ha dimostrato di saper tirare fuori il massimo».
Perchè dice Napoli?
«Il Chelsea attraversa un momento particolare, quando si apre un nuovo ciclo e ci si affida a un nuovo allenatore è così. Prendete Torres, con il Chelsea ha segnato pochissimo ed è costato cinquanta milioni di euro. Però, è chiaro che ci vorrà il miglior Napoli, quello visto ad esempio contro il Manchester City».
L’insidia maggiore per gli azzurri?
«La grande esperienza del Chelsea, stiamo parlando di campioni abituati a giocare sfide del genere. Non puoi consentirti la minima distrazione. Il Napoli deve mantenere la sua umiltà e possibilmente tenere il ritmo alto, pressare gli avversari per recuperare palla il più velocemente possibile e poi provare a colpire».
Quale avversario è da temere di più?
«Per me Lampard è il vero punto di riferimento, un centrocampista di grande spessore. E poi Drogba. Mata e Sturridge sono buoni giocatori, ma credo che bisogna temere di più i campioni esperti».
Ci dica un risultato che potrebbe andare bene?
«La cosa migliore sarebbe non subire gol. Anche un eventuale 1-0 potrebbe andare benissimo. Se dovesse andare ancora meglio ovviamente sarebbe il massimo».
Che tipo di partita il Napoli dovrà affrontare?
«Il Napoli dovrà giocare da Napoli, l’unico pensiero dovrà essere quello di giocare una grande partita, cioè pensare a far bene quello che si è provato negli allenamenti».
Fenomeno Cavani, il Matador potrà essere decisivo?
«Cavani è un attaccante straordinario, partecipa alla fase difensiva, parte da lontano, dà un grande contributo però riesce a mantenersi freddo sotto porta anche se spreca tante energie».
E Lavezzi?
«Un grandissimo giocatore, quando manca la sua assenza si avverte tantissimo. Se riuscisse anche lui a mantenersi più lucido sotto porta diventerebbe ancora più forte».
Quanto conterà l’effetto San Paolo?
«Tantissimo, mi sembra ancora di sentire tutti quei fischi agli inglesi del Manchester City».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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