Il Siena aveva proposto di cambiare non solo l’orario, ma anche la sede della prima semifinale di coppa Italia. «Avevamo pensato all’inversione di campo, dato che il clima a Napoli è migliore in questi giorni, ma la Lega non è stata ricettiva», ha spiegato Giuseppe Sannino, l’allenatore dei toscani. Nato ad Ottaviano, si è allontanato dalla città vesuviana a 12 anni, quando suo padre si trasferì a Torino per lavorare alla Fiat. Conosce un po’ il dialetto napoletano e in questi giorni ha ricevuto tante telefonate da amici e parenti a caccia di biglietti. «Giochiamo una partita molto bella, siamo arrivati a un appuntamento storico senza accorgercene e vorremmo continuare questa magnifica esperienza. Non è stato un traguardo casuale, sia chiaro: lo abbiamo meritato. Peccato per il clima gelido che non permetterà di godere completamente dello spettacolo. Suggerisco ai tifosi di portare le coperte allo stadio: noi faremo di tutto per riscaldarli con una grande prestazione anche se pienamente consapevoli del valore del Napoli, squadra che ha fatto grandi cose in Champions e vorrà ripeterle in coppa Italia», ha sottolineato il tecnico.
Il prestigio, certo. Ma prima viene la salvezza. Ecco perché Sannino ha deciso di non inserire nella ristretta lista dei convocati (diciannove) alcuni titolari: gli attaccanti Calaiò, ex bomber azzurro e autore del gol del momentaneo vantaggio dei bianconeri nel match di campionato del 22 gennaio, e Destro, un talento che piace a mezza serie A; l’esterno Vitiello, nato a Torre del Greco. «Ho un rosa di 32 calciatori e per me sono tutti titolari. Abbiamo obiettivi diversi rispetto al Napoli e una priorità: centrare la salvezza, vogliamo restare in serie A e quindi con un occhio guardo alla semifinale di coppa Italia e con l’altro alla partita di lunedì contro la Roma». In campo Bogdani, preso nelle ultime ore di mercato dopo aver visto sfumare il sogno Inzaghi. «È un ragazzo serio e umile, mi piace perché è pronto a dare tutto per la squadra, giocando un minuto o un’intera partita», ha sottolineato l’allenatore.
Il presidente Mezzaroma ha scritto una lettera aperta ai tifosi del Siena per l’evento, chiedendo che allo stadio ci siano tanti bambini nonostante il freddo (prevista temperatura sotto lo zero durante la partita, venduti fino a ieri sera circa tremila biglietti): «La semifinale è un traguardo storico per il Siena e per la città: siamo orgogliosi di aver centrato questo obiettivo superando tre turni di qualificazione sempre e solo in trasferta. I nostri ragazzi meritano di averci tutti al loro fianco per superare questo ennesimo insormontabile ostacolo. In migliaia dobbiamo andare a gridare il nostro orgoglio e incitare coloro che sono stati artefici di un’impresa storica che può, con il cuore di tutti, diventare un sogno da difendere, superando sul campo il prossimo avversario di un cammino splendido conquistato con le sole nostre forze. Vi prego di portare allo stadio anche i vostri figli perché queste sono le occasioni in cui i bambini imparano ad amare dei colori e una maglia che li rappresenta in Italia e, chissà, forse un domani in Europa». Il piccolo Siena sogna l’impresa e l’Europa League.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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