“Fabio scusaci”. Due ‘semplici’ parole, soltanto quelle. Accompagnate da un abbraccio, e dalla voglia di restituire una piccola, piccolissima parte di quell’amore che una vicenda troppo brutta per essere anche solo immaginata gli aveva tolto. Sul piazzale del Mugnaini di Bogliasco, tra una foto ricordo e i complimenti per il derby appena vinto, Fabio Quagliarella questo pomeriggio ha sentito anche quelle due ‘semplici’ parole. “Le prime che sono riuscito a dirgli, mi sono uscite dalla bocca appena l’ho visto scendere dalla macchina guidata dal padre. – a raccontarlo a Gianlucadimarzio.com è Antonio, tra le mani una maglietta del Napoli – Perché sono napoletano. Che ci faccio a Bogliasco? Sono qui per Fabio”. Il motivo, lo stesso che ha spinto tanti tifosi azzurri in queste settimane, dopo che la brutta storia di stalking che ha colpito Quagliarella è diventata pubblica, ad esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti dell’ex attaccante azzurro.
“Gli ho detto scusaci, perché se lo merita. Dopo quello che ha passato in tutti questi anni, dopo le accuse che ha subito, era il minimo venire qui e dedicargli due minuti del mio tempo per chiedergli scusa”. Scusa per quell’addio doloroso del 2010, le accuse di tradimento per il passaggio alla Juventus. “Senza sapere i reali motivi di quell’addio, motivi che in questi anni hanno costretto Fabio a vivere con una pressione esagerata addosso. Non poter uscire per la sua Napoli, avere paura come ha raccontato lui, dev’essere la cosa più brutta per un napoletano: mi sentivo in dovere e in piacere di venire qui e dirgli scusaci di persona”. Dopo lo striscione del San Paolo, sul piazzale del Mugnaini ecco le scuse di Antonio. “Loro si sono messi tutti insieme, io da solo venendo qui al campo”. A Genova, dove Antonio da poco più di un anno vive e lavora, assieme a Mariangela oggi con lui.
“Fabio che mi ha detto? ‘Non ti preoccupare, assolutamente. Non ti preoccupare’… e poi mi ha abbracciato, è stata un’emozione grande”. Che potrebbe diventare grandissima, se un giorno Fabio potesse riprendersi parte di quello che gli è stato ingiustamente tolto. “Riaverlo al Napoli? Subito, dove devo firmare? Possiamo fare una petizione, è il minimo che può fare De Laurentiis” la proposta di Antonio, mentre mostra la maglia del Napoli appena autografata. Quella che in tanti vorrebbero rivedere di nuovo sulle spalle di Fabio. Se nel futuro ci sarà ancora ‘azzurro sarà il tempo a dirlo, ora il tempo è quello di riabbracciarsi e ritrovarsi. Dagli spalti del San Paolo al Mugnaini di Bogliasco, finalmente è tutto finito Fabio.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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