Castellammare di Stabia. Tutto in sette giorni. Prima l’azzurro dell’Under 20, e la vittoria sulla Polonia per 3-0, poi la convocazione di Braglia e la prova con il Siena (la seconda da titolare dopo quella con lo Spezia) per un 2-2 che ha lasciato l’amaro in bocca in casa Juve Stabia. Venti anni ancora da compiere, ma la maturità di chi nel calcio potrà fare davvero strada, Francesco Zampano resta con i piedi ben saldi a terra, non si monta la testa per i tanti attestati di stima giunti in questo weekend, ed anzi già guarda avanti, ai prossimi impegni di campionato: «Andare in Nazionale – esordisce – è sempre qualcosa di bello, entusiasmante. Giocare, poi, da titolare lo è ancora di più. Sono orgoglioso, emozionato, insomma, capisci cos’è il calcio a grandi livelli».
Dalla Virtus Entella, con cui ha disputato oltre quaranta gare nelle ultime due stagioni in Seconda e Prima Divisione, alla Juve Stabia, passando per il Verona, proprietario del suo cartellino. In prestito alla corte di Braglia, l’esterno si è subito fatto apprezzare per la sua duttilità. A destra contro lo Spezia, a sinistra contro il Siena, in entrambi i casi ha dimostrato di poter dare tanto alla causa: «Sono fondamentalmente un esterno – spiega – e posso giocare indifferentemente da entrambe le parti. Fanno piacere i complimenti avuti, ma sono uno concreto, so che devo migliorare e crescere tanto. Qui ho trovato un ambiente congeniale dove esprimermi al meglio, con compagni di grande esperienza da cui apprendere i segreti per puntare in alto nel calcio».
Il Verona l’ha solo sfiorato, e più che il Bentegodi, ha potuto saggiare il calore del Romeo Menti, per un giovane come lui un’emozione unica: «È vero. In queste due gare in casa ho visto un pubblico caldo, affezionato, quando si dice davvero il dodicesimo in campo. Nei momenti difficili sanno come darti una mano, e trascinarti, peccato per l’avvio di campionato».
Già, quattro gare un sol punto, dieci reti incassate, ma il rammarico di non aver raccolto quanto seminato: «Come ha detto Braglia – conferma Zampano – non abbiamo la classifica che meritiamo. E dunque è meglio non guardarla proprio. Non è certo una Juve Stabia da un sol punto quella vista contro il Siena e lo Spezia, e per certi aspetti anche a Reggio. Avremmo meritato molto di più, ma ovviamente i problemi ci sono stati, legati a tanti fattori che abbiamo analizzato e che stiamo cercando di superare». Con Braglia è scattato subito il feeling. «È un tecnico tra i più preparati della categoria, uno che sa come tirare fuori il meglio da ciascuno. Può essere fondamentale nella mia crescita». Sabato a Cittadella è già scontro salvezza: “Una gara importantissima. Siamo in crescita, lo abbiamo dimostrato con il Siena, siamo chiamati a dare uno scossone alla classifica»
Fonte: Il Mattino
La Redazione
G.D.S.
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