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Successo in casa Stabia, il Crotone manca di piccantino

Acosty, la vittoria che lo incorona per il 3-1, è a lui che vanno gli onori di casa

Partita delicata quella del Menti nella 21.a giornata di Serie Bwin, dove la Juve Stabia ha affrontato il Crotone di Massimo Drago, pitagorici che nel carnet degli out annoverano Vinetot e Galardo. Non altrettanto dicasi per l’undici termale; Braglia recupera  Murolo e Danilevicius, quest’ultimo impegnato al fianco di Acosty e Zito andando a definire il 4-3-3 tipicamente “bragliano”. Tra le fila del Crotone i due napoletani, il centrocampista Raffaele Maiello e l’attaccante Camillo Ciano,  in prestito al Crotone direttamente dal vivaio delle giovanili del Napoli, s’impegnano in una gara che ha del piccante.

Al 1’ i gialloblu danno la possibilità ai pitagorici di affacciarsi sulla loro metà campo con un calcio di punizione battuto da Ciano; la palla viene respinta da una solida barriera difensiva  ma il Crotone è caparbio e dopo pochi minuti un secondo calcio di punizione è concesso a loro favore; sulla battuta si ripete Ciano, il napoletano non concretizza ma affina il suo tiro, se non altro la palla esce di poco a lato.  La Juve Stabia prova a lavorare ai fianchi del Crotone che si difende bene  e non concede spazi. Maiello al 10’ minuto per problemi muscolari termina la sua prestazione:  dolorante lascia il campo toccandosi la coscia; al suo posto Calil.  Al 12’ Zito sorprende l’area pitagorica con un colpo di testa che manda in visibilio la curva del Romeo Menti, la palla esce di poco fuori. Braglia trova qualche accorgimento, medita come un matematico di fronte ad un’equazione, sposta Acosty sulla destra e Zito sulla sinistra e il dominio sembra essere dei gialloblu in questa frazione di gioco.  Gli ospiti alzano il baricentro, turn-over di Zito che ritorna alla sua posizione originaria, dando  modo al Crotone di studiare i movimenti e approfittarne sulla punizione, l’ennesima, che da sinistra vede Ciano alla battuta. Una parabola ben disegnata che arriva sulla testa di Addae, lasciato solo e che con un poderoso colpo di testa porta i suoi sul vantaggio. Ammirevole il gesto tecnico del napoletano su palla inattiva, alla stregua della sua tenacia che finalmente lo ripaga, una variabile non considerata  nell’equazione di Braglia e che porta ad un risultato diverso: siamo al 25’ e il Crotone si porta sullo 0-1. Al 32’ Acosty ottiene una punizione dai 20 m; sulla palla Genevier e Zito si preparano per uno schema: Genevier prende le misure e al tiro supera Caglioni trovando però il palo, recupera Danilevicius che da due passi infila il portiere, un pareggio inaspettato che galvanizza la panchina stabiese. L’undici di Braglia tenta di scrollarsi di dosso il Crotone, ma non riesce con Ciano che con carattere,  ma tuttavia troppa irruenza, prova a riprendersi la partita commettendo fallo: l’arbitro decide di redarguirlo ed essere clemente con lui.  Termina un primo tempo ricco di emozioni.

Ripresa  agonisticamente intensa, la Juve Stabia affronta a spron battuto la partita ed il Crotone è costretto a cambiare atteggiamento cercando di contenere la foga gialloblu e sventare i raddoppi sugli esterni. Nel primo quarta d’ora la tenacia di Acosty manda in ambasce il Crotone costretto a tirare il fiato, il giocatore gialloblu più volte entra in area senza trovare la stoccata vincente fino a quando è un rigore a suo danno a declamarlo condottiero, costringendo Matate al fallo e all’ammonizione; sul dischetto Genevier firma il vantaggio. Il Crotone è sottotono, Ciano assente in questa seconda metà di gioco, Drago costretto ai ripari, non già per riequilibrare la partita piuttosto limitarne i danni, che sono inevitabili quando agli occhi di Palazzino il fallo di Addae lo costringe all’ammonizione, la seconda, Crotone in 10 uomini. Insaziabili gli uomini di Braglia che al recupero affondano ed infieriscono, e riescono nuovamente per volere del condottiero, Acosty, la partita che porta la sua firma, la rete che incorona il successo della Juve Stabia nonostante a siglarla sia Improta, ma è il suo il tiro da fuori area che mette in difficoltà Caglioni. Triplice fischio, partita che termina per 3-1.

 

Danny Petricciuoli

 

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