Partita a due facce quella dell’Avellino quest’oggi contro la Reggina. Un primo tempo con poca grinta e mancanza di idee, mentre una ripresa giocata da grande squadra. Tutto questo per un 1-1 al cospetto di una Reggina attardata in classifica, ed affamata di punti, che si mantiene aggrappata alle residue speranze salvezza solo grazie alla classe del suo bomber Di Michele. E proprio l’ex attaccante di Udinese e Lecce a portare i calabresi avanti con un gradissimo gol al 2’ di gioco. Una rete che, per quanto visto nella prima frazione, legittimava il migliori gioco della Reggina.
Ma , come detto, nella ripresa il copione cambia, con l’Avellino che si decide a far valere i 20 punti in più in classifica. trame di gioco rifinite, agonismo e lucidità nei passaggi. Ed è così che i lupi mettono in scena un secondo tempo quasi perfetto. Anche la difesa, in cui spicca come al solito il napoletano Izzo, regge bene, facilitando e non poco il lavoro in fase offensiva di centrocampisti ed attaccanti. Al 57’ il meritato pareggio di Galbinov su rigore assegnato per fallo di mano di Strasser. Nonostante il pari è comunque sempre l’Avellino a fare la partita, portando diversi pericoli all’area reggina. Purtroppo per i lupi la settemetri dei calabresi diventa stregata, ed il risultato non si schioda dal punteggio di 1-1. Un pareggio che comunque non è da buttare via. L’Avellino perde una posizione nei confronti del Pescara, ma riesce comunque a mantenersi in piena zona play-off. E ad un passo dal giro di boa della stagione non è una cosa da sottovalutare.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
