Dopo il pareggio in rimonta nel derby contro la Nocerina, la Juve Stabia affronta in trasferta il Pescara di Zeman ed Insigne. Braglia ed i suoi devono vedersela contro una delle migliori compagini della serie cadetta che, con il suo gioco offensivo e spigliato, sta incantando tutti gli appassionati di calcio, e che per di più vorrà fare suoi i tre punti per avvicinarsi alla vetta della classifica ed insidiare il Torino capolista.
Le vespe iniziano il match con il piglio giusto e l’asfissiante pressing mette in difficoltà l’altissima retroguardia pescarese che, con qualche brivido, s’oppone alla spinta gialloblù. Ma non appena si accende Lorenzo Insigne è la difesa campana ad andare in difficoltà; il giovane attaccante di proprietà del Napoli, infatti, con la sua velocità e la facilità con la quale si libera del diretto avversario spaventa non poco Molinari e compagni che faticano a tenerlo. Il Pescara aumenta l’intensità e la velocità di gioco, ma la Juve Stabia gioca molto bene di rimessa e sembra tenere a bada l’avversario, almeno fino al minuto 20 quando Di Cuonzo tocca con la mano in piena area di rigore un cross proveniente dalla sinistra inducendo il direttore di gara ad assegnare un penalty ai padroni di casa; sul dischetto si reca Ciro Immobile che spiazza Colombi e porta in vantaggio i suoi. Dopo il vantaggio il tridente abruzzese inizia a mettersi in moto ed alla mezz’ora i padroni di casa sfiorano il raddoppio con una splendida azione avviata dall’illuminante passaggio di Insigne che, deliziosamente, trova una panoramica imbucata per Ciro Immobile il quale, con un tocco al volo, serve Sansovini che manca di un soffio l’impatto con la sfera. I tre avanti del Pescara mettono continuamente in difficoltà la retroguardia stabiese, soprattutto sul lato sinistro dove opera un ispirato Insigne che sembra imprendibile per Di Cuonzo. La prima frazione si chiude con i padroni di casa in vantaggio di una lunghezza.
Nel secondo tempo scende in campo una Juve Stabia concentrata e cattiva che, con convinzione, si getta alla ricerca del goal del pareggio. Le vespe sprecano un’occasione clamorosa al minuto 53: Biraghi, l’esterno sinistro, manca il tapin vincente a due passi dalla porta abruzzese dopo l’ottimo cross di Mbakogu. I padroni di casa fanno fatica a sviluppare il loro solito gioco veloce e spettacolare, ma possono contare sul talento di Insigne che semina il panico quando, al minuto 69, parte palla al piede dalla trequarti, dribbla Di Cuonzo e Baldanzeddu e solo l’intervento alla disperata di Molinari ribatte la conclusione velenosa dell’attaccante di Frattamaggiore. Il Pescara ha evidenti limiti difensivi che vengono fuori specialmente sui calci piazzati: i giocatori biancoazzurri seguono alla lettera i dettami del tecnico boemo e difendono a zona anche sulle palle da fermo, soffrendo queste circostanze più del dovuto. Al minuto 84, però, il Pescara sfrutta al meglio le praterie concesse dalle vespe e chiude il match grazie al goal in contropiede dell’ivoriano Moussa Konè che, di testa, ribadisce in rete la corta respinta di un incolpevole Colombi. La Juve Stabia, però, è compagine orgogliosa e nonostante il doppio svantaggio cerca il goal della bandiera sfiorato da Marco Sau che, da fuori area, cerca l’angolo basso ma trova l’opposizione del portiere abruzzese. Dopo la conclusione del bomber stabiese si giunge al triplice fischio senza particolari sussulti. Nemmeno oggi i ragazzi di Braglia sono riusciti a centrare quel successo esterno che manca ormai dal 26 novembre.
Servizio a cura di Luigi De Magistris
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