Appuntamento rimandato per le gioie e le esultanze, almeno per la Juve Stabia protagonista di una eclatante debacle in scena allo Stadio Adriatico nella prima giornata di Serie B dove gli uomini di Braglia affrontano il Pescara del neo-tecnico Pasquale Marino, reduci da un’amara retrocessione dalla Serie A, ormai un lontano ricordo. La doppietta di Marino e il sigillo di Brugman battezzano un Pescara incredibilmente inarrestabile mostrando sfacciatamente la superiorità tecnica e tattica sul campo sin dal primo minuto di gioco. Braglia si riconferma in panchina per il suo quarto anno consecutivo e con la voglia di prendersi ancora qualche soddisfazione, ma decisamente non in questa serata e non con questo Pescara. Nessuna sorpresa nella formazione del tecnico gialloblu che ripropone il suo 3-5-2, sulla linea mediana da segnalare la presenza di Luigi Vitale, giocatore in prestito dal Napoli; per l’attacco la nuova coppia Diop – Di Carmine dovrebbe far sperare. Nei primi minuti di gioco la difesa stabiese si lascia trovare impreparata di fronte agli scatti di Mascara . Al 10’ minuto Vitale sottrae caparbiamente una palla al centrocampo innescando un’azione mal governata da Diop. Segue un tiro insidioso di Bjarnason del Pescara. Al quarto d’ora Vitale su punizione non nasconde le sue qualità: parabola precisa, ma Pelizzoli sottrae la palla al tentativo di testa di Murolo. Ancora una volta Vitale in fase difensiva fa un gran lavoro mostrando la tenacia, davvero in forma fisica il 25enne stabiese: al 16’ e al 20’ sono suoi gli interventi che tolgono all’attacco del Pescara la possibilità di inquadrare la porta e rendersi pericolosi. Trascorrono pochi minuti, gli uomini di Marino trovano la rete del vantaggio su cross di Balzano per Maniero che, ben appostato, insacca alle spalle di Branescu senza troppe difficoltà: Pescara 1 – Juve Stabia 0. Il Pescara è lanciatissimo nell’area avversaria sorprendendo una difesa visibilmente sottotono e spaesata; i padroni di casa nella seconda metà del I tempo tentano di concludere la partita ed incredibilmente al 44’ Maniero trova la doppietta su cross di Balzano portando il Pescara sul 2-0: la partita prende una piega inaspettata per Braglia. Nella seconda frazione Braglia impiega Sowe rilevando Diop e la musica sembra cambiare con l’ingresso dell’attaccante gambiano che al 14’ del II tempo sfiora la rete su imbeccata di Vitale da punizione che si ripete con la sua impeccabile precisione, altrettanto non dicasi per Sowe che perde l’occasione di accorciare le distanze. Juve Stabia più presente ma non ancora decisiva, il Pescara in costante pressing sottrae facilmente palla esludendo ogni possibilità di costruire il gioco, agli uomini di Braglia manca la fase organizzativa, l’attacco dei biancoazzurri toglie il respiro, uno scatenato Maniero scavalca Suciu, faccia a faccia con il portiere l’attaccante si lascia sorprendere sbagliando un gol praticamente fatto, Branescu d’impatto non lascia passare. Segue l’azione di Gaston Brugman che chiude i giochi creando scompiglio nella difesa gialloblu e battendo l’estremo difensore delle Vespe. Braglia opera l’ultimo cambio: dentro Jidayi e fuori Doninelli quando ormai il Pescara si porta sul 3-0. La partita è destinata a terminare con l’ultima sofferenza data da Ragusa che sbaglia il colpo del 4-0. Nulla da fare per la Juve Stabia che per il quarto anno consecutivo rinnova una tradizione-maledizione, sconfitta all’esordio da un Pescara insormontabile per tutto il tempo della partita.
A cura di Danny Petricciuoli
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