Nuova tegola per la Juve Stabia. Il club gialloblù, atteso sabato dal delicatissimo match interno contro il Trapani che potrebbe valere una stagione, dovrà fare i conti con l’assenza per infortunio di Samuel Di Carmine. Il 25enne, fermatosi prima del derby di domenica scorsa ad Avellino, rischia di dover restar fuori circa un mese a causa di una sospetta lesione al flessore che va esaminata con la massima capillarità per evitare possibili ricadute in futuro. Dovesse esser confermata tale diagnosi, il bomber principe della formazione gialloblù rientrerà probabilmente il 25 gennaio contro il Pescara approfittando così della lunga sosta invernale per recuperare la condizione migliore. Un’assenza pesante per i piani di un Piero Braglia che sino a questa fase del torneo aveva puntato ciecamente su Di Carmine facendo ruotare tutte le punte eccetto lui, confermato tra i titolari anche in occasione dei turni infrasettimanali. A far stravedere il tecnico toscano per il conterraneo classe ’88 è quello spirito di sacrificio che lo ha sin qui portato a lottare su ogni pallone andando a supportare i compagni anche quando era chiamato a far reparto da solo, caratteristica che l’allenatore ha a chiare lettere dichiarato di intravedere in pochissimi elementi della rosa. Nel mese più caldo della stagione la Juve Stabia dovrà così affidarsi alla vena realizzativa di Diop e Doukara, ambedue sin qui impiegati con il contagocce. Particolare è soprattutto la posizione del primo che, ingaggiato in estate dal Torino dopo un lunghissimo corteggiamento, maledice ancor oggi quella bottiglietta lanciata via a Reggio Calabria che, da pedina inamovibile dello scacchiere gialloblù in coppia proprio con Di Carmine, lo ha trasformato in un comprimario come tanti anche a causa della contemporanea esplosione di un Sowe dimostratosi comunque più determinante da esterno che da vera punta. I tempi in cui lo stesso Braglia definiva Diop l’elemento perfetto per far coppia proprio con Di Carmine sembrano ormai lontanissimi ed in caso di una nuova esclusione contro il Trapani si potrebbe parlare di una bocciatura pressappoco definitiva nonostante sia sin qui apparso proprio il senegalese l’attaccante d’area più completo. Paradossale è addirittura la posizione di un Doukara schierato tra i titolari ad Avellino appena una settimana dopo l’esser stato giudicato dal proprio tecnico fuori condizione dopo il pareggio interno contro il Modena che non lo aveva tra l’altro visto scendere in campo. In poco più di sette giorni la punta del Catania è così divenuta l’alternativa ideale di Di Carmine tra lo stupore generale dei tifosi che sperano che Braglia possa risvegliarne la precisione sotto porta che avevano spinto gli etnei a prelevarlo dalla Vibonese. Mentre il trainer toscano lavora sulla miglior soluzione offensiva è da ieri Mario Ansaldi ad occuparsi di una difesa che rappresenta l’autentico tallone d’Achille del club con 26 gol subiti. Ingaggiato per sostituire un Mauro Isetto alle prese con alcuni problemi di salute, l’ex centrocampista opererà da allenatore in seconda. Per lui si tratta di un ritorno alla Juve Stabia dopo l’esperienza da calciatore durante la stagione 1995/96 con dodici presenze all’attivo.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro