Castellammare di Stabia. Un pari, un punto, e la classifica che si muove. Una flebile luce, quella della speranza che si accende, e che, forse, sta tutta nel palo colto dalla Ternana, sabato, con la Juve Stabia sotto di un gol. Un segnale forte prima del pari di Sowe, che ha evitato il tracollo, e, soprattutto, ha permesso di lasciare il gradino più basso al Padova, in attesa di tempi migliori. È viva la speranza dei gialloblù, nonostante i cinque punti in otto partite, di rimettere il campionato sui giusti binari, di risalire la china e, magari tra qualche mese, guardarsi indietro e pensare a questi momenti col sorriso sulle labbra. Arrivato da appena sette giorni, sembra sposare questa teoria anche Gianni Improta. Designato da Franco Manniello quale consigliere personale, individuato come l’uomo giusto da affiancare alla squadra ed a Braglia per tenere le redini di un avvio di stagione abbastanza deludente, il Baronetto di Posillipo analizza i suoi primi giorni in gialloblù, e lo fa con la schiettezza che da sempre lo contraddistingue: «Sono onesto – spiega – viste le difficoltà, credevo di trovare una situazione peggiore. Invece sono stato positivamente colpito. Certo, non c’è l’entusiasmo dei tempi migliori, ma ho visto un gruppo consapevole di potersi risollevare, che dimostra di voler fare le cose per bene per un prosieguo diverso».
In panchina al fianco di Isetto, Improta è stato spesso lui ad incitare la squadra. «Beh, la grinta non deve mai venire meno. Soprattutto perché io alla Juve Stabia tengo davvero». Dopo diversi anni si ricongiunge con l’amico di sempre, Piero Braglia: «L’ho ritrovato come lo conoscevo. Come tutti, sta soffrendo le difficoltà di quest’avvio ma, contemporaneamente, è convinto di poterle superare. Sicuramente gli infortuni e le squalifiche non l’hanno aiutato in queste settimane in cui è stato spesso costretto a cambiare squadra e modulo. Credo, però, che con il 3-5-2 di sabato si possa andare avanti. Ci sono gli uomini adatti». Venerdì ci sarà il dibattimento sul ricorso inoltrato per la squalifica del tecnico, difeso dall’avvocato Eduardo Chiacchio. Purtroppo, però, non sarà utilizzato il presunto video che scagionerebbe il tecnico, in quanto non è stato possibile depositarlo nelle ventiquattr’ore successive al ricorso: «Siamo fiduciosi, la speranza è che la pena sia quanto meno ridotta».
Uno sguardo alla gara di Terni, l’altro a quella col Cesena, il dirigente stabiese si dice fiducioso: «A Terni non è stata certo una bellissima partita, domenica avremo Ghiringhelli, Zampano e Parigini impegnati con le varie Nazionali, ma dovrebbero esserci i rientri di Lanzaro, Scozzarella, forse Mezavilla, ed ovviamente avere una rosa quasi al completo non potrà che facilitarci il lavoro. Il Cesena è un avversario di rango, sono convinto che se riusciremo a gettare tutti il cuore oltre l’ostacolo, potremo solo far bene».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
G.D.S.
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