Poche chance per la Juve Stabia di Piero Braglia, che nel ritorno in panchina sperato quanto esa-sperato del tecnico toscano, gioca ormai per la bandiera. Contro il Cesena una dimostrazione ancora lontana dai risultati attesi (mai arrivati se si considera che la Juve Stabia è senza vittorie esterne dal 21 settembre ), e che difficilmente riuscirebbero a destare stupore ed approvazione. Una situazione complicata per le Vespe, sia per la posizione in classifica nel campionato cadetto, che nei confronti dei tifosi e dell’intera piazza stabiese. Il primo tempo non dà sfoggio di un grande calcio, le squadre si limitano a studiarsi nei primi venti minuti, poi la Juve Stabia avanza in pressing, ma le azioni sono poche e nessuna realmente insidiosa. Il Cesena sfrutta molti angoli senza mai centrare la porta, la Juve Stabia trova le iniziative di Zampano ma contro il quale Coser non ha difficoltà a spegnere le azioni personali del difensore. Nella ripresa Belinghieri affina i cross, il Cesena fa rabbrividire dalla bandierina al 50′ con un colpo di testa che esce di poco a lato. Poi al 56’ il fallo che porta i padroni di casa sull’1-0: sul dischetto Cascione trasforma il rigore nella rete del vantaggio. I gialloblu rispondono a tutto campo, al 78’ Sowe ci prova dalla distanza, ma Di Carmine e Doukara prendono parte passivamente alla manovra, il reparto offensivo tenta di addentrarsi in area, il Cesena risponde serrando i ranghi. Nel finale di gara l’espulsione di Baraye complica la partita, la Juve Stabia si ritrova in dieci e il Cesena non ha difficoltà a congelare il risultato fino al triplice fischio. Ma frattanto a gelare lentamente, ci sono anche i cuori di chi crede nel miracolo della rimonta delle Vespe.
MARCATORI: 56’ E. Cascione (CES)
AMMONITI: 22’ L. Ghiringhelli (JVS); 30’ M. Liviero (JVS); 39’ G. De Feudis (CES); 47’ E. Cascione (CES); 58’ A. Rodriguez (CES); 75’ Y. Baraye (JVS); 90’ M. Piccioni (JVS)
ESPULSI: 84’ Y. Baraye (JVS)
