Braglia affronta la partita contro la Ternana nell’occhio del ciclone, dopo la minaccia di squalifica del patron Manniello e dell’ex amministratore unico Roberto Amodio. Sulla base di queste preoccupazioni, il campo del Terni è un tappeto di carboni ardenti sul quale tuttavia la Juve Stabia si è dimostra all’altezza di reggere il fardello che incombe sull’organico, ma non riesce nell’impresa. D’altronde non è l’unico fardello di cui devono farsi carico. La Ternana è reduce da nove match privi di vittorie e gli uomini di Toscano sono chiamati a sostenere una prova ardua. Per la Juve Stabia Braglia si affida alla coppia d’attacco Bruno-Cellini, relegando in panchina Danilevicius. Per la Ternana attenzione su Vitale, giovane calciatore in prestito dal Napoli; nulla da fare per Dumitru allocato nel carnet dei giocatori a disposizione in panchina; per il resto la Ternana affida l’attacco all’insolita coppia Alfageme-Maniero. L’inizio partita vede proprio Alfageme avventurarsi in una prodezza che porta gli umbri al vantaggio: è il 6’ del I tempo, difesa stabiese colta alla sprovvista, Alfageme salta due giocatori, beffa Seculin e tiro sicuro a porta. La Juve Stabia conquista metri sugli umbri che si chiudono in difesa ma non trovano la porta avversaria neanche sulle palle inattive. Vitale al 30’ cerca di farsi vedere su una punizione, ma il giovane centrocampista ha da ridire sulla sua battuta spedendo il pallone alto sulla traversa. I gialloblu si stanziano in avanti, buon movimento di Genevier che cerca di imbeccare Brignoli ma la risposta del portiere rossoverde è tempestiva. Al 44’ Vitale su una punizione insidiosa impegna Seculin che tra i pali sembrava essersi sopito.
Nella seconda frazione di gioco la Juve Stabia parte subito all’attacco, al 5’ del II tempo la clamorosa traversa di Bruno che centra il legno manda in visibilio la panchina, infiammando la speranza del recupero. Ma ci pensa di nuovo Luigi Vitale ad infrangere quell’estemporaneo sentimento d’ardore per cui, battendo Seculin, con una conclusione dalla distanza insacca la rete su deviazione della difesa gialloblu. Il centrocampista del Napoli recupera il pallone e non esulta, per rispetto dei suoi concittadini e della città che lo ha allevato. Al 18’ l’espulsione di Botta per la Ternana dopo il fallo su Murolo che non passa inosservato, riaccende gli animi degli stabiesi. Si gioca senza fiato , con Gorzegno che subito poco dopo aver rilevato Dicuonzo sfiora il gol e infonde nell’aria quel profumo di riscatto, lo stesso che Braglia e i suoi uomini hanno modo di saggiare quando al 30’ Fabio Caserta su diagonale insacca la rete del 2-1. A ruota Gennaro Scognamiglio su calcio d’angolo batte Brignoli da pochi passi: il tempo di 2’ e la Juve Stabia riequilibra la partita portandosi sul 2-2. Al 34’ Toscano rileva Vitale lasciando spazio a Brosco. La ripresa è scottante, le due squadre si affrontano a viso aperto e non mancano le emozioni: dopo pochi minuti arriva il vantaggio con Ragusa che in scivolata riporta la sua squadra in una posizione vincente. La Juve Stabia cerca di ripristinare la parità, forzano la difesa dei rossoverdi ma il fischio finale del direttore di gara sancisce la fine di una partita infuocata ma che è andata spegnendosi. Ternana in dieci ma nonostante tutto il sonoro 3-2 è il risultato che permette di acquistare 3 punti, fondamentali soprattutto per l’aspetto psicologico.
Danny Petricciuoli
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