Avellino pressochè perfetto. Una prestazione maiuscola, senza quasi nessuna sbavatura che conduce ad un 4-1 senza appello ai danni di un Carpi mai capace di entrare in partita. Match che subito si mette in discesa per gli uomini di Rastelli. Dopo 5’ gli irpini conducono già per 2-0 grazie alle reti di Galabinov e D’Angelo. Il Carpi fatica a reagire e quando lo fa impatta contro il muro eretto dal terzetto Izzo-Peccarisi-Pisacane . L’Avellino ha quindi potuto gestire bene il vantaggio, puntando spesso e volentieri sul contropiede. Al 36’ arriva anche il 3-0, sempre a firma di Galabinov, che mette in calce il discorso tre punti già nella prima frazione. La ripresa diventa quindi una pura formalità per i biancoverdi. Gli inutili cambi del Carpi non riescono a spostare l’inerzia della partita. L’Avellino rallenta i ritmi e si limita al controllo del match, costringendo gli avversari ad un’inutile rincorsa dietro la palla. L’inutile gol della bandiera di Porcari non sortisce neanche l’effetto di rendere meno pesante il passivo, visto che l’Avellino va ancora in gol con Soncin nel finale. Un risultato che consente all’Avellino, dopo il ko di Siena, di riprendere la sua marcia verso le prime posizioni. Da piacevole sorpresa gli irpini si stanno sempre più trasformando in solida realtà, consci di poter dire la loro fino alla fine. La promozione, o quantomeno la partecipazione ai play-off, non sono più una chimera.
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