Parola d’ordine: continuità. Benitez sa che occorre dare seguito alle vittorie contro Milan e Roma. La gara con il Sassuolo, in cerca di punti per uscir fuori dalla palude della zona retrocessione, è il giusto banco di prova per chi vuole dimostrare di saper reggere su più fronti. Il fischietto chiamato a giudicare i 22 in campo è Gianpaolo Calvarese, appartenente alla sezione di Teramo. L’abruzzese, ingegnere trentaseienne, riceve nella stagione 2007-2008 il premio come miglior arbitro della Can-C che gli frutta la promozione nella categoria superiore, Can A-B. Dopo la scissione tra A e B, entra a far parte stabilmente del Can-B totalizzando 79 presenze nella serie cadetta, arbitrando tra le altre il ritorno dei play-off tra Varese e Sampdoria. Nell’estate del 2013 è premiato come miglior arbitro della Serie Bwin e nello stesso periodo ottiene la promozione dal Can B al Can-A. Il suo esordio nella massima serie risale al maggio 2009 nella partita tra Cagliari ed Inter. Da allora ha collezionato 33 presenze in Serie A con una media di circa un’ espulsione ogni due gare, un rigore ogni tre e tre ammonizioni a partita. Al suo secondo anno in pianta stabile in Serie A, si distingue per il rendimento quasi “immacolato” della passata stagione. L’arbitro di Teramo ha diretto due volte gli azzurri. Il 2 Febbraio 2013 scende in campo in Napoli-Catania 2-0, valevole per il ventitreesimo turno di campionato. La sua condotta arbitrale conferma quanto ha già fatto vedere nelle gare di esordio nella CAN di A e B. Gli ospiti recriminano in seguito ad un episodio che coinvolge Grava e “el Papu” Gomez, con un colpo al viso sferrato dal difensore partenopeo all’argentino. L’accaduto viene giudicato dal direttore di gara come non intenzionale e sanzionato solo con il cartellino giallo. Una “tempesta” di polemiche caratterizza invece il secondo e ultimo precedente: Fiorentina-Napoli 1-2 del 30 ottobre 2013. È il 26′ quando ai padroni di casa viene concesso il penalty per una leggera spinta di Fernandez su Savic. A scatenarsi in maniera più veemente sono i viola per un rigore non concesso nel finale, sul risultati di 2-1 per gli azzurri: evidente lo sgambetto in area di Inler ai danni di Cuadrado, Calavarese vede una simulazione del colombiano (già ammonito) e lo espelle per doppio giallo. Chiaro è però ad inizio ripresa anche il fallo in area (non sanzionato) di Roncaglia ai danni di Mertens, quando il risultato è sempre di 1-2 per la formazione di Benitez. Giusta invece la seconda ammonizione al 79′ per Christian Maggio, il quale entra in ritardo su Matos. Ci si rincontra in Emilia dopo un “turbolento” addio. Ciò che fa seguito alla “tempesta” è solitamente la quiete…
A cura di Antonio Fusco
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