Un rigore nella nebbia, visto da pochi, forse da nessuno tranne il giudice di porta Pezzuto che segnala all’arbitro Cervellera un contatto falloso di Magnusson su Vrsaljko, trasformato da Zaza, e un gol di testa di Ze Eduardo realizzato a 10″ dalla fine del recupero timbrano il pareggio del Mapei. Un risultato che fa recriminare il Sassuolo, ormai sicuro di avere il successo in tasca, che incassa per la terza partita di fila un gol fatale al 94′ (era già successo a Roma e a Palermo) e fa felice il Cesena che stavolta riesce a rimontare lo svantaggio dopo tante partite nelle quali ha gettato punti subendo rimonte finali. Il Sassuolo ritrova il suo golden boy Berardi nel solito e irrinunciabile tridente di Di Francesco che nella circostanza promuove davanti Floro Flores scalando Sansone in panchina. Il Cesena con Di Carlo alla caccia dei primi punti della sua gestione allinea un sistema molto camaleontico coi tre centrali difensivi che vengono coperti in fase di non possesso dagli esterni di centrocampo mentre davanti Defrel deve fare il suggeritore dell’unica punta Almeida. In avvio sono gli ospiti a fare la partita muovendo meglio il pallone sulle fasce dove Mazzotta accompagna bene l’azione proponendosi coi suoi cross tesi sempre difficili da leggere per la difesa del Sassuolo. La prima conclusione è di Carbonero che tenta una battuta dal limite ma colpisce Almeida, la palla s’impenna togliendo patemi a Pomini che sostituisce tra i pali lo squalificato Consigli.
FORCING NEROVERDE — I padroni di casa si fanno vivi con una volée alta di Zaza su schema di punizione, ma a lungo il Sassuolo fatica a prendere campo. Dopo la mezzora però i neroverdi accentuano la pressione offensiva e fioccano i tiri in porta e i calci d’angolo. Berardi ha sulla testa la prima vera palla gol ma conferma che il gioco in acrobazia non è il suo forte e colpisce l’assist di Floro molto debolmente facilitando la presa di Leali. Più tardi lo imita Acerbi che sempre di testa indirizza centralmente tra le braccia del portiere cesenate che è bravo la sua parte nel deviare una rasoiata di Missiroli e una incornata ravvicinata di Zaza. Il gol del Sassuolo sembra maturo ma alla pausa, mentre cala sempre più fitta e minacciosa la nebbia col timore che alla lunga possa impedire il prosieguo della gara.
BOTTA E RISPOSTA — Nella ripresa cala la visibilità e anche l’intensità, i giocatori sono sagome difficili da riconoscere. Il Sassuolo non trova il ritmo, i cambi non sono funzionali ma all’improvviso Vrsaljko fugge sulla destra e trova un rigore per strada. Zaza lo trasforma di forza. Il Cesena allora non ha più nulla da difendere. Di Carlo inserisce due punte e alza il baricentro trovando giocate importanti da Brienza. La squadra romagnola mette fuori la testa con coraggio, ci procura alcuni corner, Defrel spara a colpo sicuro ma trova un grande Pomini a negargli il gol che arriva all’ultimo respiro con l’incornata di Ze Eduardo. Per il Cesena è un punto meritatissimo.
Fonte: Gazzetta.it
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