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Milan-Napoli a Banti, l’arbitro del braccio di Robinho che scatenò tante polemiche

Banti è anche l'arbitro dei chiacchierati incroci con la Lazio

Passata la sbornia per la vittoria degli azzurri ieri sera al S.Paolo, ai danni dei vicecampioni d’Europa dello scorso anno del Borussia Dortmund, è già tempo di rituffarsi con la testa e le gambe negli impegni di campionato. Per il Napoli arriva, quindi, un big match di antichissima tradizione e rivalità, contro il Milan di Allegri alle prese con l’infermeria piena e nel pieno di una crisi di gioco. Le uscite del Napoli targato Benitez confermano, però, ogni gara di più, che la mentalità e la filosofia tattica che gli azzurri esprimono, ogni qual volta scendono sul rettangolo di gioco, prescinde dall’avversario di turno e dal contesto ambientale di gioco. Per il posticipo di Domenica alle 20:45, valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A, è stato designato l’arbitro Luca Banti della sezione di Livorno. Internazionale dal Gennaio 2009, l’agente di commercio toscano, trentanovenne, è arbitro dal 1991 e ha compiuto il suo esordio in Serie A il 29 Maggio 2005, in Juventus – Cagliari terminata con il punteggio di 4-2 a favore della squadra di casa. Vanta 123 presenze in Serie A e quella che maggiormente spicca alla memoria di tanti risale al 20 Febbraio 2011, quando in Chievo-Milan in occasione dell’1-0 dei rossoneri, firmato da Robinho, posizionato benissimo per tenere sotto controllo l’azione, incredibilmente non fischia un calcio di punizione ai clivensi per un evidentissimo stop con il braccio sinistro del brasiliano, scatenando una tempesta di polemiche con evidenti strascichi nel corso di quella stagione di Serie A. L’ultimo incrocio con il Napoli risale all’ultima gara di campionato che gli azzurri persero per 2-1 all’Olimpico contro la Roma, con la partecipazione all’odierna Champions League già in tasca, lo scorso 19 Maggio. Banti vanta quindici  precedenti con il Napoli, con un bilancio di sette vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte. L’avventura del fischietto livornese con il Napoli ha inizio nel settembre 2006, con una vittoria fuori casa per 1-0 contro lo Spezia in Serie B. Prosegue, poi, il trend positivo con la vittoria contro il Pescara nello stesso campionato sempre per 1-0 con una direzione di gara del toscano senza nei, in continuità con la precedente. La prima partita in A dell’arbitro toscano con il Napoli risale a Gennaio 2008, contro il Cagliari in cui Banti dirige bene la gara lasciando, solo, qualche dubbio sulla punizione che porta al 2-1 finale per i sardi. L’arbitro di Livorno dirige male gli azzurri in Napoli-Bologna 1-1 del febbraio 2009, quando non vede un chiaro fallo di mano di Volpi prima del gol del pareggio di Di Vaio, mostrando segnali di ripresa nella prestazione della sconfitta del Napoli a Roma per 2-1 dell’ottobre 2009, senza andare ad inficiare sul tabellino finale. Un ruolino invidiabile il suo, fino a marzo 2010, quando il Napoli sfida la Fiorentina al S.Paolo e dopo il vantaggio azzurro siglato da Lavezzi, l’arbitro livornese si rende protagonista nell’ignorare un rigore netto sull’argentino che avrebbe potuto portare al raddoppio del Napoli e da cui, invece, si aprì poi la strada per una sconfitta casalinga contro i Viola per 3-1. Dalla Fiorentina alla Fiorentina, nel campionato di quattro anni fa il fischietto toscano viene designato nuovamente per un confronto contro i gigliati, ma questa volta non sbaglia e, tranne qualche piccola sbavatura, tiene bene la tenuta del match. Altra gara arbitrata da Banti con il Napoli è stata quella contro la Lazio di Reja nell’aprile 2011, finita 4-3 per il Napoli, con i biancocelesti a recriminare pesantemente sul gol fantasma non convalidato a Brocchi, senza dimenticare che l’autogol di Aronica, da cui scaturì il vantaggio biancoceleste, giunse a pochi istanti dall’episodio incriminato, senza tralasciare la svista su un fallo di mano con cui Mauro Zarate si sistema il pallone con l’ausilio del braccio prima di concludere a rete. Salvato dall’ammissione di Klose per fallo di mano in Napoli-Lazio 3-0, di un anno fa, l’arbitro toscano dirige bene Napoli-Genoa 2-0 dello scorso aprile, assegnando giustamente un rigore al Napoli, fallito poi da Cavani, e non abboccando, successivamente al tuffo in area di Immobile  ammonito, poi, per simulazione. In generale il direttore di gara livornese si esprime ad alti livelli con discreta continuità, alternando molte prestazioni buone a poche altre sottotono per effetto, talvolta, anche di alcuni errori dovuti ad assistenti di gara non sempre impeccabili.

 

Servizio a cura di Mariano Santoro

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