La “cultura del lavoro” e i risultati ottenuti col Napoli nella stagione 2012-2013. E anche il volto che ha saputo dare all’Inter, sollevandola subito dalle angosce dell’ultima stagione. Per Walter Mazzarri questo fine settimana si apre con l’arrivo di Erick Thohir (che ha detto di apprezzare molto il tecnico nerazzurro), si chiude con una amichevole fra Inter e Chiasso alla Pinetina, sabato, e la nuova settimana si aprirà a Montecatini, dove gli sarà consegnato l’ambitissimo premio Maestrelli, che ogni anno va all’allenatore che più degli altri si è distinto.
Mazzarri ha preceduto nella graduatoria Antonio Conte e Massimiliano Allegri, un anno fa si era piazzato al terzo posto dietro a Conte e Guidolin.
Ecco il testo della motivazione. Il premio Maestrelli va a Mazzarri “non solo perché mette in pratica alcune delle caratteristiche dell’allenatore della Lazio al quale è dedicato da più di trent’anni il nostro premio e cioè il lavoro efficace negli allenamenti, la cura di ogni dettaglio, la difesa dei giocatori in qualsiasi circostanza. Ma anche perché il calcio negli ultimi quarant’anni è molto cambiato e Walter Mazzarri non solo è al passo con i tempi, ma addirittura li sopravanza: crede nel lavoro di equipe per costruire una squadra, crede nella corsa con o senza palla, crede nell’orgoglio dell’appartenenza, nella passione per la vittoria, nella valorizzazione reale dei giovani, negli schemi mandati a memoria, ma anche nella necessità di essere duttili, di adottare più sistemi di gioco e magari di cambiarli nel corso della partita.
“E’ un perfezionista, è il professionista la cui mano si è vista subito anche nell’Inter,squadra della quale – come è stato rilevato da più parti – è stato giudicato il miglior acquisto. In due mesi ha rivalutato la squadra, ridandole condizione, fiducia, impronta tattica. Questa è davvero cultura del lavoro. Dedizione, tensione, ambizione, sacrificio, rispetto reciproco, fedeltà alla parola data fanno parte della sua personalità. Mazzarri è una icona del calcio moderno, un tecnico proiettato nel futuro dello sport più bello de mondo”.
Fonte: sportmediaset.it
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