Livorno-Parma 0-3 è la vittoria del coraggio sulla prudenza. Per una questione di scelte più che di mentalità, perché Donadoni lascia Cassano ancora in panchina (stavolta per tutta la partita), conferma il 4-3-3 che ha rappresentato la svolta in questa stagione e ripropone il suo pupillo Palladino titolare ricavandone il gol dell’1-0. Nicola, invece, intende risolvere il problema della coperta corta restando inizialmente abbottonato dietro e con pochi uomini davanti riproponendo il modulo di Firenze, salvo sconfessare le proprie scelte dopo 25 minuti inserendo Siligardi per Biagianti. Così gli emiliani sbancano per la prima volta nella storia il Picchi, conquistando l’ottavo risultato utile consecutivo e la seconda vittoria di fila senza Fantantonio dopo quella col Torino, e gli amaranto restano inchiodati all’ultimo posto in classifica, con la settima sconfitta nelle ultime 8 gare e un’astinenza dal successo che dura dal 3 novembre. Per il tecnico il rischio esonero si ripresenta inevitabilmente.
LA CHIAVE — Il gol di Palladino dopo un minuto e mezzo è lo specchio del primo tempo: Biabiany scappa via a Emerson sulla destra e mette al centro per il napoletano, il cui sinistro al volo è imparabile. Tu quoque, Raffaele! Eh già: l’attaccante che ha esordito proprio a Livorno in A (nel 2005 con Donadoni in panchina) rovina subito i piani alla sua ex squadra. Il problema degli amaranto è che rispetto a Firenze manca Schiattarella (che mise la museruola a Cuadrado): qui Emerson (centrale di sinistra della difesa a 3) non ha il passo di Biabiany, Mbaye (che pure fa benino davanti) non gli dà il necessario aiuto e così capita più volte nel corso del primo tempo che il Parma sfrutti quella zona del campo, tanto che al 17′ Palladino sfiora la doppietta su assist di Acquah, mentre Amauri sciupa un assist del solito Biabiany con un liscio da “comiche”.
DIFFICOLTÀ — Nicola, come detto, cambia in fretta, inserendo Siligardi al posto di Biagianti al 25′: Greco arretra, il talento di scuola Inter affianca Paulinho e l’atteggiamento del Livorno migliora. Proprio Siligardi (tra le poche note positive di questa stagione da quando è rientrato) va vicino al gol dopo appena un minuto della ripresa dopo una combinazione nello stretto con Paulinho, poi confeziona un bel cross per Piccini che si inserisce bene, ma di testa centra Mirante. Una fiammata che spinge Nicola ad osare ancora di più con l’ingresso di Duncan per Mbaye e il passaggio al 4-3-1-2 che diventa 4-2-3-1 quando entra anche Emeghara. Ne viene fuori quasi un assedio, ma Greco manda a lato da buona posizione e Mirante fa un miracolo su una botta di Emerson dalla distanza. Il Parma resiste, piazza un break (conclusione insidiosa di Parolo deviata in angolo da Bardi) e alla fine dilaga con la doppietta di Amauri, prima con un tap-in dopo un palo di Gobbi, poi su rigore causato da Emerson per fallo su Mendes. Così gli emiliani trovano i tre punti che valgono il sorpasso al Torino e il momentaneo settimo posto. Aspettando che venga chiuso il caso Cassano.
Fonte: Gazzetta.it
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