Walter Mazzarri è sempre di più nella bufera. Almeno sui social network, scatenati dopo la sconfitta al Tardini contro il Parma. Nella notte, su Twitter, l’hashtag #mazzarrivattene era già decollato tra le tendenze top e su Facebook piovevano insulti, disperazione e sarcasmo sul tecnico toscano da parte dei tifosi dell’Inter. Tra i sostenitori nerazzurri, sono in tanti a volere un esonero, ma l’allenatore per ora resiste sfoggiando sicurezza. Prima del Tardini, l’Inter aveva ottenuto sette punti in tre gare, anche se le due vittorie con Cesena e Sampdoria erano arrivate con due calci di rigore e quella contro i blucerchiati addirittura al 90′. SALDO Nonostante questo, Mazzarri resta al suo posto anche se ha perso tre gare su dieci, forte di un contratto da 3,6 milioni di euro netti fino al 2016. Il tecnico non ha mai ricevuto un ultimatum ed Erick Thohir appare sì perplesso e dispiaciuto, ma non è comunque intenzionato a cambiare allenatore. All’orizzonte non si intravede nessun profilo adatto. Ci sarebbero Roberto Mancini e Luciano Spalletti, ma senza interventi massicci sul mercato è davvero difficile arrivare a loro. Si parlava di Walter Zenga (ma non è ritenuto un miglioramento rispetto a Mazzarri) o di Leonardo, ma il brasiliano è ritenuto troppo vicino alla vecchia gestione. Inoltre, Thohir sembra pensare al futuro. E sul taccuino, per il 2015-2015, ci sono i nomi di Sinisa Mihajlovic, Diego Simeone (l’ingaggio è un ostacolo) e Roberto Martinez, il tecnico spagnolo dell’Everton. Ha un profilo interessante ed è giovane. A Mazzarri il compito di allontanare queste voci.
fonte: il mattino
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