Per Adriano Galliani i cori di discriminazione territoriale da parte dei tifosi del Milan durante la gara contro la Juventus non ci sono stati. Ora però è Giancarlo Capelli, in arte ‘Il Barone’, capo storico degli ultras rossoneri, a smentire l’amministratore delegato rossonero e ad ammettere che quei cori allo Stadium sono stati effettivamente intonati.
“Sapevamo cosa stavamo facendo. – ha dichiarato ai microfoni di ‘Antenna 3’ – Eravamo consapevoli del significato di quei cori e di cosa avrebbero provocato”. Il tutto suona dunque come una vera e propria ammissione di colpa, ma ‘Il Barone’ si è spinto anche oltre, minacciando che la piaga potrebbe estendersi agli altri stadi italiani.
“Con questa nuova normativa la Lega ha fatto un grandissimo errore. – ha sostenuto Capelli – Pensate che altre tifoserie staranno zitte? Nessuno accetterà queste regole”. Secondo il capo ultras, la protesta divamperà un po’ in tutta Italia.
Infine un commento sui tifosi del Napoli che durante l’ultima gara contro il Livorno hanno esposto uno striscione con su scritto: “Napoli colera”, proprio in tono provocatorio verso la Lega di A. “I napoletani hanno capito i nostri cori – ha affermato ‘Il Barone’ – per questo li ammiro. Ora altre curve faranno altri cori e chiuderanno tutti gli stadi”.
Fonte: Goal.com
La Redazione
G.D.S.
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