Il giorno dopo la gaffe del candidato alla presidenza della Figc, Carlo Tavecchio, si scatenano le reazioni sul web e fra i principali addetti al lavori. Sui social network tante critiche e altrettanti fotomontaggi per ironizzare sulla frase incriminata delle banane (“diciamo che ‘Opti Poba’ è venuto in Italia che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”). È nato anche un gruppo facebook con il nome di fantasia citato da Tavecchio.
REAZIONE BERETTA – “La vita del presidente Carlo Tavecchio è una continua testimonianza di azioni contro ogni forma di discriminazione. Un intercalare certamente del tutto sbagliato non modifica il giudizio di valore su Tavecchio come persona e come dirigente sportivo”. Lo afferma in una nota il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta. “Sull’assemblea della Lega Dilettanti si registrano ancora dichiarazioni che tendono a strumentalizzare per finalità diverse una battuta infelice, priva di qualsiasi connotazione razzista e per la quale il presidente Tavecchio si è prontamente scusato – sostiene Beretta –. Mi risulta che tra le molte opere di solidarietà, Tavecchio si sia occupato personalmente, anche recandosi sul posto tutti gli anni negli ultimi 25 anni, della costruzione di due ospedali in Togo e in Benin insieme ai molti missionari che operano in quelle aree. In Togo ha anche costituito una cooperativa per la coltivazione dei pomodori e ha personalmente avviato tre adozioni di bambini a distanza”.
REAZIONE ABODI – “Per me il razzismo è una cosa seria. Quel passaggio è stato inopportuno, infelice e inaccettabile. Senza sensibilità e rispetto non si va da nessuna parte”, ma “attenzione: una frase non fa di una persona un razzista”. Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, dal proprio profilo Twitter si esprime così sulla gaffe compiuta da Carlo Tavecchio. Il n° 1 della Lega Dilettanti – candidato alla presidenza della Federcalcio dopo le dimissioni di Abete – durante l’assemblea di ieri della sua organizzazione ha dichiarato che, tra i calciatori extracomunitari, c’è anche chi nel paese d’origine “mangiava banane”. “Noi dirigenti abbiamo molti, ma molti più doveri dei tifosi. Dobbiamo prestare molta, ma molta più attenzione a comportamenti e linguaggi” ricorda quindi Abodi da suo profilo Twitter, confermando allo stesso tempo l’appoggio alla candidatura di Tavecchio: “Perché credo che il calcio si possa cambiare solo da dentro – spiega il dirigente –. La verità è che siamo tutti responsabili di questo clima nel quale c’è bisogno di un nemico da giudicare, da giustiziare”. “La demagogia non è una buona medicina. Siamo tutti maestri, educatori e giudici, soprattutto quando ci riferiamo agli altri– conclude –. Mi auguro tanta intransigenza anche nell’autocritica”.
LA REAZIONE DI ULIVIERI – “La gaffe del presidente Tavecchio non riguarda me ma chi lo ha candidato. Noi candidiamo Albertini, se l’avesse detta lui una cosa del genere gli avrei tolto il mio appoggio”. Lo ha detto il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri, all’Adnkronos, in merito alla gaffe del presidente della Lnd, che ieri ha affermato: “Qui da noi gioca titolare chi mangiava le banane”.
LE PAROLE DI TOMMASI – “Sono sconcertato dalla frase di Carlo Tavecchio su Optì Pobà e le banane. Ma non so se essere ancora più allibito dal silenzio che le ha circondate”. Così Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, interviene sulla gaffe del candidato alla presidenza federale ieri in assemblea dei Dilettanti. Tommasi in queste ore ha ricevuto numerose telefonate di protesta di giocatori non solo stranieri ma anche italiani. Ieri, nell’assemblea dei Dilettanti, nella quale Tavecchio aveva formalizzato la sua candidatura a presidente della Federcalcio, riferendosi all’arrivo di extracomunitari in Italia aveva fatto il confronto tra l’Inghilterra e l’Italia, citando un ipotetico giocatore della Lazio facendo riferimento alle banane; si era poi scusato precisando di volersi riferire all’uso dei curricula professionali in Premier league e di non ricordare di aver pronunciato o meno la parola banane. “In queste ore – dice all’Ansa Tommasi – ho ricevuto numerose telefonate di calciatori italiani e stranieri che sono letteralmente esterrefatti”.
Fonte: corrieredellosport.it
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