Dopo quattro anni di dominio incontrastato di Lionel Messi, ilPallone d’Oro è tornato ad essere un premio ambito e accessibile a più figure.Cristiano Ronaldo, in primis, ma anche Ribery e Ibrahimovic in una corsa che però agli addetti ai lavori sembra essere chiusa tra il francese del Bayern Monaco e il portoghese del Real Madrid. I numeri parlano da soli però, per tutti e quattro. Un quartetto di talento puro, i Beatles multinazionali del calcio europeo inteso come giocato nel Vecchio Continente. Una corsa tra purosangue.
A regnare però è l’incertezza e se Ibrahimovic, nonostante i numeri da record, sembra un passo indietro a tutti anche per la mancata qualificazione a Brasile 2014 (secondo mondiale consecutivo fallito), il podio sembra fatto ma senza un ordine preciso. Per motivi diversi tutti e tre, Messi, Ribery e Ronaldo meriterebbero il trofeo. La decisione sarà presa per dettagli, ma anche per noia si vocifera che l’argentino del Barcellona non infilerà la cinquina di successi. Dovrebbe essere una corsa a due tra Ribery e Ronaldo e l’ulteriore indizio è arrivato dalla Fifa che ha deciso di prolungare il periodo utile per le votazione fino al 29 novembre, permettendo così a tutti di tenere conto anche delle prestazioni di tutti nei playoff Mondiali. Un netto vantaggio, con tanto di polemica in Spagna, perCristiano Ronaldo (quattro gol tra andata e ritorno), Ibrahimovic (doppietta) e Ribery (doppio assist). Un segnale importante dopo le gaffes dei mesi precedenti nei confronti di Messi.
C’è da dire che comunque si caschi lo si farà in piedi. Sono i numeri a parlare per i candidati forti e quelli non mentono mai. Andiamo con ordine, quello alfabetico. Ibrahimovic parte dalle seconda fila nel rush finale. In questa stagione lo svedese ha messo a segno 20 gol in altrettante partite con anche 5 assist all’attivo. Nell’ultima annata al Psg, quella culminata con la vittoria della Ligue 1 e con i quarti di finale di Champions con tanto di spavento al Barcellona, sono state 35 le reti in 47 partite.
Messi invece lo rivedremo nel 2014 per l’infortunio che lo ha costretto a saltare l’ultima parte dell’anno. Nei primi mesi ha saputo fare 14 gol in 16 partite ufficiali, abbassando la media mostruosa della scorsa stagione dove nel Barcellona segnò 60 gol in 50 partite, uscendo però in semifinale di Champions League. Un punto che potrebbe far pendere l’ago della bilancia a favore di altri candidati. Ribery, per esempio, che la Champions l’ha vinta e da protagonista a coronamento di una stagione da 11 gol in 41 partite. Quest’anno però sta già facendo meglio dopo aver trovato 10 volte la via della porta nelle prime 21 partite stagionali, aggiungendo 12 assist tanto per gradire.
Infine c’è Cristiano Ronaldo, l’uomo che da solo ha trascinato il Portogallo al Mondiale e che nella prima parte della stagione 2013/14 ha realizzato 29 gol in 20 partite, tenendo medie alla Messi. Lui è considerato l’eterno secondo, il vice Messi (anche dalla Fifa), ma questa potrebbe essere la volta buona per l’ambito riconoscimento. Sarebbe curioso, non tanto per l’ego smisurato di CR7 che potrebbe senza difficoltà mettere il Pallone d’Oro in mostra nel museo personale in costruzione a Madeira, quanto per capire come si comporterebbe il portoghese che da tempo va dichiarando di voler disertare la cerimonia di presentazione per protesta contro Blatter e la Fifa. Sarebbe una prima epocale.
Fonte: sportmediaset
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro