Finita la fase a gironi arriva il momento della verità per l’Italia Under 17 di Zoratto. Allo stadio di Abu Dhabi, gli azzurri affrontano il Messico nell’ottavo di finale del Mondiale di categoria; chi vince sfiderà ai quarti una tra Russia e Brasile. Dei due scugnizzi convocati per disputare il torneo iridato negli Emirati Arabi, solo Romano viene scelto nell’undici titolare. Tutino si accomoda ancora una volta in panchina. La nazionale centroamericana è avversaria temibile e squadra ricca di talenti, ma l’approccio degli azzurrini è quello giusto. Zoratto schiera i suoi in un 4-4-2 molto solido e compatto. Romano e pugliese fanno un gran lavoro in messo al campo attuando un pressing asfissiante che impedisce al Messico di costruire gioco. Mentre l’Italia è in pieno controllo del match arriva la beffa: al 26’ Diaz beffa Scuffet con un preciso tiro a giro dai 25 metri. Il portiere italiano è un po’ fuori dai pali ed il calciatore lo beffa con una gran conclusione. Lo sorte, quest’oggi, non assiste gli azzurri e lo si nota con evidenza al minuto 38 quando Romano colpisce un clamoroso palo interno con un colpo di testa da fuori area. Grandissima giocata del centrocampista partenopeo che meritava miglior sorte. Si va all’intervallo con il Messico avanti di un gol, ma Zoratto può essere soddisfatto di quanto fatto dai suoi ragazzi; manca solo più incisività negli ultimi metri.
Riprende il match e riprende il mondiale di Gennaro Tutino, Zoratto lo inserisce dal primo minuto del secondo tempo al posto di Steffè. L’Italia cerca il gol del pareggio e lo sfiora con Michel Fabbro. Tutino schierato a destra, si rende protagonista di qualche ripartenza pericolosa superando in velocità gli avversari. In un paio di occasioni gli azzurri rischiano anche di subire il colpo del ko, ma è normale sbilanciarsi quando si cerca in tutti i modi il gol. Con il passare dei minuti la fatica si fa sentire e viene meno un po’ di lucidità, ma l’Italia ci mette il cuore e nel finale sfiora due volte il pari, prima con Cerri e poi con Fabbro. Nel corso dell’assedio azzurro arriva il contropiede che porta il Messico a trovare il gol del definitivo 2-0 grazie a Ochoa che batte uno Scuffet non proprio impeccabile. Niente da fare per l’Italia, ai quarti ci approdano i centramericani campioni del mondo in carica.
Luigi De Magistris
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