Nell’amichevole di lusso, riproposizione della finale mondiale 2010, all’Amsterdam Arena la Spagna aveva il non facile compito di vendicare quel 5-1 che tutt’oggi pesa sulle coscienze iberiche. E invece ancora una volta gli orange di Guus Hiddink sbancano contro i campioni d’Europa in carica, imponendosi con un secco 2-0 che lascia poco spazio alle interpretazioni. I padroni di casa partono subito bene, con una formazione spregiudicata che vede Depay e Huntelaar in attacco, l’ex nerazzurro Sneijder perno di centrocampo e la collaudata coppia di centrali difensivi De Vrij-Martins Indi. A dieci minuti dal calcio di inizio infatti riescono senza troppe difficoltà a passare in vantaggio con un bel gol proprio del centrale della Lazio che incorna su cross preciso dalla sinistra, con partecipazione della difesa spagnola che, per tutta la serata, è parsa in grande affanno contro gli agili attaccanti avversari. Ad Albiol e Pique, infatti, non è bastata la copertura di Cazorla, Mario Suarez e Fabregas per contenere la linea difensiva. Troppo spesso le disattenzioni proprio del centrale difensivo del Napoli hanno lasciato buchi dai quali sono sorte pericolosissime occasioni. Nonostante questo, grazie alla sua esperienza, è comunque riuscito ad arginare in parte il gioco aereo olandese, contrastando con fisicità su quasi tutte le palle alte. Ma a quanto pare non basta e la Spagna dopo qualche minuto è sotto di un altro gol : questa volta è Klaasen a firmare il raddoppio su iniziativa di uno straripante Depay, di gran lunga il migliore in campo, ma non senza colpe di De Gea. A questo punto le Furie Rosse, ferite nell’orgoglio e con l’incubo di rivivere una serataccia nera come quella del mondiale, tentano il tutto per tutto ed iniziano ad alzare la linea di centrocampo. Prima Pedro e poi Juanmi hanno due buone occasioni per accorciare le distanze, prima di un paio di episodi dubbi in area di rigore, sui quali l’arbitro decide di lasciar correre. Nel mezzo, però, c’è ancora tanta Olanda, con Martins Indi abile ad inserirsi tra le linee avversarie con un potente colpo di testa, e poi ancora con Depay che mette in difficoltà il portiere spagnolo. Al 73′ entra anche l’altro giocatore del Napoli impegnato in questa sfida: Jonathan De Guzman, che sostituisce Blind. A venti minuti dalla fine la squadra di Del Bosque tenta il tutto per tutto e va vicinissima al gol con Silva, prima che proprio all’attaccante del City venga giustamente annullato un gol per posizione di fuorigioco e un presunto tocco di mano. Da segnalare anche l’ingresso in campo di Morata tra le file spagnole e di Dost, punta del Wolfsburg, prossimo avversario del Napoli in Europa League. Finisce così la partita con le squadre negli spogliatoi. Se alla Spagna vanno le attenuanti di aver giocato senza la formazione titolare e in uno stadio mai facile, all’Olanda invece vanno riconosciuti i meriti di essersi dimostrata una squadra solida e in ottima forma, ma soprattutto piena di giovani veramente interessanti.
A cura di Danilo Zanghi
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