12 Ottobre 2o10, a Genova si gioca Italia-Serbia, finisce con la partita sospesa e lo show di Ivan Bodganov, 16 Novembre 2014, quattro anni dopo non c’è un capo-ultrà violento ad indossare i panni del guerriero ma a San Siro Italia-Croazia mostra ancora scene inaccettabili. La gara viene interrotta due volte e se nel primo tempo lo stop dura pochi minuti, nella ripresa l’arbitro Kuipers ferma a lungo il gioco. I tifosi croati si sono divertiti a lanciare verso il campo petardi e fumogeni, mostrando ancora una volta l’inefficacia del servizio d’ordine pubblico negli stadi che non riesce a far in modo che non entrino materiale pirotecnico volto a commettere atti di teppismo.
Riguardo al calcio giocato, la Croazia ha messo in mostra uno spettacolo nettamente migliore rispetto alle intemperanze dei suoi tifosi. Per lunghe fasi della partita, la Nazionale di Kovac ha costruito un possesso palla illuminante sfruttando la qualità sulla mediana con Rakitic e Modric, sostituito per infortunio da Kovacic al 28′. La Croazia è partita meglio rispetto agli azzurri rendendosi pericolosa già nei primi dieci minuti ma l’Italia passa al primo tiro in porta realizzato da Candreva al 10′.
Il vantaggio dura solo cinque minuti, al 15′ è Ivan Perisic a pareggiare i conti con un tiro dal lato sinistro che batte Buffon, non molto attento nella circostanza. Al 47′ Ranocchia salva sulla linea un colpo di testa di Olic mentre Buffon reclama per una presunta carica di Mandzukic non ravvisata da Kuipers. La Croazia prende il sopravvento e acquisisce il predominio del campo soprattutto nella ripresa fino a quando Conte corre ai ripari inserendo El Shaarawy al posto di Immobile al 52′ e Pellè al posto di Zaza al 63′. L’Italia così avanza il baricentro e al 68′ va vicino al gol con un tiro di poco alto.
L’occasione migliore è, però, dei croati: all’86’ è ancora Perisic a sfiorare l’1-2 con un diagonale di poco a lato sugli sviluppi di una ripartenza. Il Napoli non aveva bisogno di questa gara per rendersi conto delle qualità di Perisic ma l’esame di San Siro è sicuramente superato. Perisic è apparso un giocatore completo, dotato di forza fisica, grande tecnica, accelerazione, imprevedibilità ed intelligenza nel pressing alto sulla difesa avversaria. L’ha sofferto molto l’altro obiettivo di mercato del Napoli, Darmian del Torino, schierato fuori ruolo da Conte, da marcatore destro della difesa a tre con De Sciglio nel ruolo di esterno, prima che poi si passasse alla difesa a quattro dopo l’infortunio di Pasqual, sostituito da Soriano al debutto in Nazionale.
Finisce 1-1 a San Siro, l’Italia gode anche in chiave qualificazioni del contemporaneo pareggio interno della Bulgaria contro Malta.
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