“Ho allenato squadre più forti e meno forti di altre, ma tutte hanno saputo vincere lo stesso. Stiamo lavorando su un’idea di gioco, gli infortuni non devono preoccuparci. Rispetto per la Croazia, ma nessuna paura”. Antonio Conte suona la carica alla vigilia del big match di San Siro. Espressione seria e determinata, come sempre, che tradisce la voglia di fare il pieno di fiducia, con una gran cornice di pubblico (venduti 63mila biglietti).
MODELLARE — “Incontriamo una nazionale che sa fare possesso palla, lì dobbiamo essere compatti. Quando il pallone lo prendiamo noi, voglio vedere le cose che abbiamo provato in allenamento – analizza il c.t. dell’Italia -. Sto cercando di modellare il gruppo, aumentandone le qualità. Se mi sento simile a Guardiola? Non lo so, lui è tra i più bravi in assoluto, posso solo fargli i complimenti”.
PIOGGIA — Un accenno al meteo, che continua a preoccupare: “Speriamo che il clima migliori e che il campo sia in condizioni accettabili, sia per noi che per gli avversari. Giocare a San Siro farà il resto, questa risposta di pubblico importante fa capire che la Nazionale sta di nuovo trasmettendo emozioni”.
BALOTELLI — Ascoltando le domande su Balotelli, Conte si fa gelido. Risponde, ma non gradisce: “Mario non ha un risentimento muscolare, bensì un’infiammazione della zona pubica. Sentiva fastidio, non poteva allenarsi, era inutile tenerlo in gruppo. Almeno ho avuto la possibilità di valutarlo per qualche giorno, come ho fatto con tutti i nuovi. Non è stato facile fare le convocazioni, stavolta”.
VOLARE BASSO — Poi torna a pensare ai croati: “Possiamo vincere solo ragionando da squadra, non contando sui singoli. Dobbiamo rendere orgoglioso il nostro Paese. Veniamo da una delusione cocente che non possiamo dimenticare, quindi andiamo coi piedi di piombo e per gradi, il momento non permette voli pindarici. Ambizione, sì, ma viaggiamo rasoterra, qualifichiamoci per l’Europeo e poi, quando avremo un mese di tempo, proviamo a creare una piccola macchina da guerra per togliere soddisfazioni. Le sensazioni giuste le ho avute sempre, anche contro Azerbaigian e Malta. Per vedere belle partite, l’ho già detto, bisogna che tutte e due le squadre diano un contributo in questo senso. E anche la Croazia ha faticato con Malta. L’abbiamo studiata, la conosciamo. Non mi accontenterei di vincere senza un’ottima prestazione, mi aspetto risposte e una crescita vera. Non è necessario vincere per essere soddisfatti, a volte”.
MAZZARRI E MANCINI — Infine, un accenno sul campionato: “Mi spiace per Mazzarri, l’esonero di un collega non è mai bello. In bocca al lupo a lui e anche a Mancini, a cui do il bentornato in serie A”.
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