Poteva essere la sua serata perfetta: i familiari in tribuna, il terzo partenopeo calciatore del Napoli a giocare al San Paolo con l’Italia, un primo tempo sfavillante. Un palo, un assist e una magia (dribbling di tacco e tiro di un soffio fuori) che ha rischiato di far venir giù lo stadio. Lorenzo Insigne è felice a metà: lo stadio era tutto dalla sua parte ma avrebbe voluto anche segnare. «Ero molto emozionato, ringrazio i tifosi che mi hanno acclamato, soprattutto i ragazzi della scuola calcio Olimpia Sant’Arpino che mi hanno dedicato uno striscione. Per me è stata un’emozione indescrivibile, un grande orgoglio aver giocato qui da napoletano come i grandi campioni Juliano e Ferrara». Poi Insigne parla della partita. «È mancato il gol ma l’importante è stato non aver perso. Ho fatto qualche bella giocata, dovevo segnare, sarebbe stato bello sentire il boato dello stadio, ma sono felice della mia prova». Al suo fianco c’è l’amico Florenzi, con cui si anticipano certi temi di Roma-Napoli. «Sarà una partita spettacolare, non conta se ho riposato di più, daremo battaglia. Al Napoli toglierei proprio Insigne», sostiene il giallorosso. Di rimando l’azzurro: «Sarà una grande gara, andremo a giocarci la partita e che vinca il migliore. La Roma è forte ma possiamo fermarla, l’importante sarà non perderla, non è decisiva perché il campionato è lungo. Non credo che Benitez si sia arrabbiato se ho giocato 90’, lo sa che tutti ci tengono a giocare con la Nazionale. Non sono stanco, recupererò a Castelvolturno. Della Roma temo Totti, che è in gran forma. Ai miei tifosi chiedo di godersi solo la partita, pensando ad incitarci, senza creare problemi. In campo noi penseremo a offrire spettacolo». Intanto per Insigne è stato un passo in avanti verso le convocazioni ai Mondiali. «Lui e Florenzi – riferisce Prandelli – hanno giocato molto bene, Lorenzo è stato sfortunato ma si è mosso bene, ha personalità, tecnica, vede il gioco, contro l’Armenia ha giocato davvero una grande partita». Se non è un’investitura ufficiale poco ci manca, per Prandelli (che prima del match aveva ribadito: «In Brasile vieteremo Twitter») sono proprio queste le gare che conteranno per comporre i 23. «Devo provarli per forza nelle gare ufficiali e per questo che ho chiesto anche stavolta di produrre un calcio gradevole, dobbiamo prepararci per il Brasile. Non conta se non saremo testa di serie ai Mondiali, non lo eravamo neanche agli Europei…». Ovvio che il ct non possa essere contento della prestazione. «Siamo partiti malissimo, abbiamo giocato sotto ritmo e in modo imbarazzante. Poi abbiamo trovato profondità, la squadra ha mostrato carattere, peccato aver regalato anche il secondo gol. Bene Balotelli, non ne aveva più di 40’». E proprio Supermario, accolto in campo da un’ovazione caldissima del San Paolo, è andato via in mixed zone per primo dicendo ai cronisti: «Voi parlate male di me, io faccio gol».
Fonte: Il Mattino
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