In vista dell’amichevole contro l’Albania il c.t. azzurro rivoluziona interamente la formazione. Rispetto alla partita contro la Croazia, come previsto, Conte conserva soltanto il modulo, il 3-5-2, ma cambia interamente gli interpreti. Sicuramente si aspetterà una reazione del gruppo, dopo lo sfogo ai microfoni di Rai Sport: “Bisogna tornare umili e apprezzare lavoro e faticare se vogliamo andare, altrimenti sarà solo l’inizio della discesa. Il calcio italiano non va nel verso giusto. Dobbiamo rendercene conto, e poi passare dalle parole ai fatti. In generale mi aspettavo più partecipazione da tutti”. Un appello generale, che poi diventa mirato quando l’argomento diventa Balotelli: “Non ho la presunzione di poterlo cambiare io – spiega – se già altri allenatori in passato non ce l’hanno fatta, dovrà rendersene conto lui stesso. Ma io non ho tanto tempo, e per certe cose ne serve”. Un avvertimento che suona veramente da ultima possibilità.
PROVE DI CAMBIO MODULO — In mezzo alla difesa si rivede Bonucci, a cui verranno affidati i compiti di regia che in emergenza erano toccati a Ranocchia contro i croati, mentre il giovane Sturaro debutterà “alla De Rossi”, davanti alla difesa, con Parolo e Bonaventura interni di centrocampo. A completare il reparto ci saranno il granata Moretti a sinistra, all’esordio assoluto in azzurro, coperto sull’esterno da Antonelli, e De Silvestri sulla corsia destra, alle spalle di Cerci, a riprova del lavoro che Conte sta facendo col gruppo per passare a un modulo più offensivo. Un terzino schierato come interno difensivo e un altro come esterno di centrocampo possono garantire il passaggio alla difesa a 4 in fase di non possesso e le spiccate caratteristiche d’attacco di un’ala come quella dell’Atletico Madrid fanno presagire a un prossimo (non immediato) passaggio al 3-3-4 modello Bayern che il c.t. sogna e studia da tempo.
VIVACITÀ IN ATTACCO — Se l’equilibrio in mezzo al campo ancora non è stato trovato, con l’Italia che ha pagato parecchio le contemporanee assenze di Pirlo e Verratti – con Marchisio poco convincente – contro la Croazia, anche il reparto offensivo è in divenire. Contro De Biasi toccherà a Destro e Giovinco, un predatore d’area e un giocatore molto mobile, che confermano le tendenze di Conte: tagli, incroci e cambi di velocità, tutta farina del sacco di altri due azzurri che finora hanno giocato poco assieme, Zaza e Pellè. Senza dimenticare la profondità e il sacrificio di Immobile o i “futuri” Okaka e Gabbiadini, che saranno in panchina e magari approfitteranno proprio dell’occasione per debuttare di fronte al pubblico di casa.
fonte:gazzetta.it
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro