Una lunga telefonata tra il procuratore capo di Nocera Inferiore Gianfranco Izzo e il procuratore federale Stefano Palazzi, ha sancito la collaborazione istituzionale per portare alla luce la verità su tutto quanto accaduto nella giornata di domenica quando i giocatori molossi sono scesi in campo per la partita-farsa contro la Salernitana. Le due procure hanno deciso di camminare di pari passo ciascuno per le proprie competenze ma di tenersi in contatto. «Il procuratore Palazzi – aggiunge Izzo – è deciso anche lui a far luce sulla vicenda e a prendere tutti i provvedimenti del caso nei confronti di chi ha sbagliato, tra calciatori e dirigenza. E i provvedimenti potrebbero essere anche molto seri». Il procuratore Izzo vuole vederci chiaro. Su tutto. In particolare c’è un passaggio che sul quale intende far luce già nei prossimi giorni: perché i calciatori hanno deciso di giocare quando appena pochi minuti prima di scendere in campo avevo dichiarato ufficialmente al questore di Salerno, Antonio De Jesu, di aver paura. Secondo il numero uno della procura nocerina è questa una delle chiavi di lettura dell’intera vicenda. «C’è una tendenza a minimizzare quanto accaduto che proprio non mi piace», commenta Izzo. Per ora l’ipotesi di reato è violenza privata aggravata ma il procuratore capo non esclude che la posizione di alcuni possa diventare ancora più grave. Nei prossimi giorni saranno riascoltati tutti i protagonisti della vicenda negli uffici del palazzo di giustizia nocerino perché il rischio è che possa esserci stata una falsa rappresentazione della verità. Una ipotesi che Izzo non esclude pur nella consapevolezza che i giocatori al momento dell’arrivo allo stadio Arechi erano davvero spaventati. E ci sono soprattutto le posizioni dei dirigenti da valutare e il ruolo che alcuni personaggi hanno avuto nella vicenda, in particolare nel convincere poi i giocatori a scendere in campo per la «farsa». «Crediamo che ci siano altri responsabili e li stiamo cercando – prosegue il procuratore capo – il nostro lavoro non è finito: le indagini vanno avanti. Ora rivedremo tutti i filmati, leggeremo tutti i verbali, anche quelli dei due procuratori federali che sono venuti per interrogare i giocatori». Proseguono anche le indagini della polizia. Gli uomini della Digos continuano a visionare i filmati per individuare tutti i responsabili. Il cerchio degli indagati potrebbe dunque allargarsi nei prossimi giorni, anche in vista dell’altro derby a rischio, con la Paganese, in calendario il primo di dicembre. Intanto ieri allo stadio San Francesco di Nocera Inferiore, i giocatori rossoneri hanno tenuto una doppia seduta di allenamento a porte chiuse. Assenti i tifosi, assenti anche le forze dell’ordine. Domenica la Nocerina non sarà in campo perché deve osservare il turno di riposo. Tornerà a giocare il prossimo con il Lecce in casa. Lo scorso anno, fu una partita che registrò scontri. Ora bisogna vedere se saranno adottati provvedimenti di ordine pubblico.
Fonte: Il Mattino
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