E se il centrocampista tanto desiderato per la mediana del Napoli di Benitez arrivasse dall’Hampshire? Di certo sarebbe un’ eventualità singolare se il ragazzo in questione fosse il simbolo della rinascita di un club di Premier League tracollato in League One negli anni passati. Nelle scorse settimane il nome di Morgan Schneiderlin, centrocampista francese nato l’8 novembre 1989 a Zellwiller (piccolo comune francese dell’Alsazia), è stato accostato con insistenza al Napoli, nonostante il forte interesse dell’Arsenal. La riconoscenza che i tifosi del Southampton nutrono per questo centrocampista è dettata dal suo spiccato senso d’attaccamento alla maglia, indossata da oltre sei anni e che, difficilmente, continuerà a vestire, visto il forte richiamo delle big (Napoli e Arsenal su tutti). Le attenzioni di questi top team si sono intensificate in seguito alle ultime brillanti stagioni che Schneiderlin sta sfoggiando con la maglia del Southmpton: il francese è un energico rubapalloni, bravo ad avere una lucida lettura della gara durante i diversi frangenti di gioco. Sebbene il suo lavoro sia basato principalmente sulla fase di copertura, si dimostra alquanto dinamico anche nel saper impostare rapidamente l’azione attraverso passaggi veloci per i suoi compagni di squadra. Dispone di un fisico robusto (75 chilogrammi di peso per 181 centimetri d’altezza) capace di imporsi a centrocampo attraverso tackle in scivolata o con consistenti duelli di testa. Schneiderlin è la massima espressione del buon lavoro svolto negli ultimi anni dal settore giovanile del Southampton, autentico serbatoio per la prima squadra. Dopo le cessioni illustri di Shaw al Manchester United e di Lallana al Liverpool, la dirigenza dei Saints continua a nutrire la speranza che il centrocampista francese faccia da chioccia anche ai prossimi talenti in rotta di lancio del club, come Calum Chambers, terzino destro classe 95’, e James Ward-Prowse, centrocampista nato nel 94’.
GLI INIZI NELLO STRASBURGO – Ad appena sei anni, Schneiderlin inizia a praticare calcio a livello amatoriale, fino ad entrare a far parte della società principale della sua regione: lo Strasburgo. In questo club percorre la trafila delle giovanili, fino ad approdare nella squadra delle riserve nel 2005. Proprio in quell’anno infatti, in seguito al suo primo contratto da professionista sottoscritto, debutta con le riserve riuscendo a totalizzare 37 presenze con 5 reti realizzate. Ma è nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 che Schneiderlin entra a far parte realmente nel giro della prima squadra: con le cinque presenze totalizzate, matura l’esperienza della retrocessione diretta (nel 2007/08) con il suo club in Ligue-2. Un bagaglio che, all’età di 19 anni, ha formato il ragazzo nella sua crescita professionale insieme all’altro talento della rosa dello Strasburgo che sarebbe poi esploso in futuro, Kevin Gameiro (attaccante francese ora in forza al Siviglia). Il talento di Schneiderlin non stenta a farsi notare: il suo nome compare sui taccuini di molti club francesi ed europei. Nasce per il centrocampista francese la possibilità di approdare nel calcio inglese in seguito ad un’offerta del Southampton, club più interessato al suo tesseramento. Da quel momento in poi per Schneiderlin l’approdo in Premier League diventerà un chiodo fisso. Già in passato il francese viene stregato dal fascino del calcio inglese in occasione di un curioso episodio accadutogli mentre militava in Under 18 francese. In un match contro i pari età dell’Inghilterra nel 2006, disputato allo stadio “Victoria Park”, rimane estasiato sia dalla passione verso questo sport che traspariva dagli spettatori presenti sulle tribune (nonostante l’importanza della gara) che dalle magnifiche condizioni del terreno di gioco che si mostrava come un vero e proprio campo da biliardo. Queste cose, in Francia, il giovane Schneiderlin le avrebbe potute solo immaginare. Il giovane centrocampista quindi accetta la proposta dei Saints.
UNA CHIAMATA DA OLTREMANICA – L’occasione era troppo ghiotta per non esser presa al volo. La proposta del Southampton si concretizza in 1,5 milioni di euro sborsati a fronte di un accordo stipulato il 27 giugno del 2008 per i successivi quattro anni. E’ doppia la soddisfazione per il club biancorosso poiché il suo arrivo rappresenta una sorta di sgarbo fatto ai cugini del Portsmouth i quali, fino all’ultimo momento, hanno conteso il centrocampista in questa dura trattativa. In questo modo anche il nome di Schneiderlin entra a far parte della storica ed accesa rivalità tra Southampton e Portsmouth. Il pomo della discordia tra le due realtà risale ad una partita giocata nel lontano 1904 in occasione di una gara di Southern League dove i tifosi del Portsmouth accolsero i rivali del Southampton con un fitto lancio di “clinker” (ossia gli avanzi oleosi dei binari ferroviari) che gli avvalsero l’appellativo di Scummer (plebaglia), mentre gli altri di Skates (faciloni). Sfortuna vuole che Schneiderlin approdi al club biancorosso durante un periodo difficile dal punto di vista economico societario, con il passaggio ad una nuova proprietà solo nel luglio 2009. A non facilitare le cose furono le difficili condizioni d’ambientamento che il ragazzo ha dovuto affrontare nei suoi primi periodi in terra inglese: non aveva la più pallida idea di come calarsi nello stile di vita locale oltre che nell’equilibrio alimentare. Ma con il supporto dei compagni di squadra e l’aiuto del nutrizionista della società riesce a mettersi in carreggiata per condurre al meglio la sua nuova vita professionale. Ad accoglierlo fu l’olandese allenatore dei Saints Jan Poortvliet, che subito gli consegna le chiavi del centrocampo: nella stagione 2008/09 effettua ben 30 presenze in Championship, sebbene anch’egli risulti protagonista dell’annata disastrosa del Southampton con la retrocessione in League One (nostra Lega Pro). Ma, come nelle più grosse disfatte, questa retrocessione gli dona quella maturità tale da farlo formare oltremodo negli anni successivi della sua carriera professionale. Come avrà modo di affermare in seguito, a gravare sul suo umore negativo incideva anche l’impossibilità di poter analizzare le critiche che gli venivano mosse dalla gente e dai giornali a causa della sua scarsa comprensione della lingua inglese. L’annata successiva i Saints partono con ben 10 punti di penalizzazione inflitti dalla Football League per problemi amministrativi avuti nella stagione precedente, ma per il club della città del Sud-est del Regno Unito le cose cambiano quando, nel luglio del 2009, la proprietà viene rilevata dal 61enne ingegnere e imprenditore svizzero Markus Liebherr. Da li in poi inizia una nuova fase di ricostruzione per la società biancorossa. Per Schneiderlin si prospetta la possibilità di poter “scappare” da questa situazione di stallo migrando verso altre mete, ma, nonostante le richieste insistenti di altri club, il destino vuole che un italiano di nome Nicola Cortese, banchiere italiano nominato nuovo presidente esecutivo del club, lo convinca a rimanere. La sua permanenza non solo rappresentava una chiara e forte dimostrazione di disponibilità economica della nuova amministrazione, ma sopratutto un palese segnale nel voler contare su di un giocatore di prospettiva come il francese per il futuro del club.
PROTAGONISTA DELLA RISALITA DEI SAINTS – Nicola Cortese colloca Schneiderlin al centro della ricostruzione del Southampton, incoronandolo come futuro leader dei Saints visti i suoi soli 19 anni d’età. L’ambizioso progetto tecnico dei Saints prende sempre più forma con il prolungamento di Adam Lallana e l’acquisto dell’attaccante Rickie Lambert. Tra il 2010 e il 2012 inizia la grande ascesa di risultati positivi che porta il Southampton ad effettuare la doppia promozione (League One e Championship) con 78 presenze tra campionati, FA Cup e Coppa di Lega che ne consegue la partecipazione alla Premier League nella stagione 2012/13. L’emozione della sua prima partita nel campionato più bello d’Europa combacia con il debutto all’Etihad Stadium contro il Manchester City di Roberto Mancini (perso per 3-2 a dieci minuti dalla fine). In quella circostanza l’emozione gioca un brutto scherzo a Schneiderlin, il quale si fa prendere dal nervosismo non riuscendosi ad esprimere al meglio come ha modo di dichiarare nelle interviste post-match. Totalizza complessivamente 36 presenze in campionato realizzando 5 reti: memorabile la prima realizzata tra le mura amiche del “St. Mary’s Stadium” contro il Manchester United il 2 settembre 2012 grazie ad un’efficace incursione nella difesa dei Red Devils conclusasi con un colpo di testa vincente. Le prestazioni del centrocampista nel suo primo anno in Premier League sono fortemente apprezzate dai tifosi e dai media oltre che dai numeri: il suo score in termini di palle recuperate, scontri di gioco e distanza percorsa in campo risulterà come uno dei migliori in campionato. Schneiderlin è soddisfatto, ma al tempo stesso è coscienzioso del fatto che potrebbe dare ancora di più. Durante la scorsa stagione (2013/14) si rende protagonista del miracolo Southampton che porta i Saints a lottare nelle zone alte di classifica prima dell’avvento della primavera. Nel febbraio 2013 il francese firma un nuovo rinnovo di contratto fino al 2017. Le ulteriori 36 presenze tra campionato e FA Cup Schneiderlin della scorsa stagione permettono di avvalorare ancor di più quel senso di sacrificio e di riconoscenza verso questo club, diventandone col tempo uno dei pilastri storici.
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IL DEBUTTO NEI BLEUS – Schneiderlin accresce il suo bagaglio tecnico e la sua esperienza anche grazie al passaggio di tutta la trafila delle varie nazionali giovanili francesi (dall’Under 16 fino all’Under 21 transalpina). Ad impreziosire le importanti stagioni disputate con la maglia del Southampton sovviene la chiamata del ct della Francia Didier Deschamps l’8 giugno 2014 in occasione dell’amichevole pre-mondiale disputata allo stadio Stade Pierre-Mauroy contro la Giamaica. Schneiderlin partecipa al sonoro 8-0 finale subentrando in campo negli ultimi minuti di gioco per il madrileno Karim Benzema. Il centrocampista francese incorpora bene i panni del centrocampista metodista davanti alla difesa che Deschamps richiede nella sua filosofia di gioco, e si gioca le sue chance per un posto tra i convocati per il mondiale 2014. La fortuna si schiera dalla sua parte quando l’infortunio del centrocampista del Lione Grenier gli consente definitivamente di spiccare il volo per il ritiro francese di Clairefontaine. Nella manifestazione (terminata per la Francia ai quarti di finale contro la Germania) Schneiderlin disputa solo l’ultimo match del girone contro l’Ecuador terminato a reti inviolate.
I DUBBI SUL FUTURO – Dopo la delusione del mondiale brasiliano, Schneiderlin ha voluto confrontarsi con la dirigenza dei Southampton per analizzare più concretamente le ambizioni del club per la prossima stagione dopo gli addii importanti di mister Pochettino e di giocatori di valore della rosa biancorossa. Senz’altro il francese ha la volontà di misurarsi in palcoscenici più prestigiosi, ed in tal senso l’ambizione di partecipazione alla prossima Champions League potrebbe esser determinante per la sua decisione finale. Un difetto del francese può esser rappresentato dalla sua scarsa vena in fase realizzativa, anche se il suo lavoro è improntato maggiormente in fase di copertura, dando muscolosità e sostanza al centrocampo. E’ un centrocampista moderno che durante quest’ultima stagione ha rivestito diversi ruoli nel centrocampo dei Saints. Lo sa bene Mauricio Pochettino, oramai ex tecnico del Southampton passato adesso al Tottenham, che ha ben sfruttato la sua intelligenza tattica per posizionarlo o in un duo di centrocampo nel suo 4-2-3-1 come schermo centrale davanti alla difesa optato prevalentemente nelle gare casalinghe, oppure in un più abbottonato trio di centrocampo di un 4-3-3. In ambedue i casi Schneiderlin è stato affiancato alternativamente dal coetaneo inglese Jack Cork e dal keniano Victor Wanyama. Importante sarà vedere se il nuovo allenatore del Southampton “Rambo” Koeman lo considererà come perno del suo nuovo progetto tecnico per il prossimo anno. Un altro punto a suo sfavore è quello di non aver mai disputato competizioni europee con la maglia dei biancorossi, ma in tal senso, l’ultima esperienza mondiale con la Nazionale transalpina può rappresentare un considerevole banco di prova che gli consentirà di non temere l’adrenalina di gare importanti in futuro. Gli ultimi rumors di mercato riferiscono che il Southampton avrebbe chiesto 12 milioni di euro ai richiedenti, ma la sensazione è che si possa chiudere ad una cifra che possa mettere ambo le parti d’accordo. Un’occasione da non davvero da non perdere per Schneriderlin, che sta riflettendo ancora sul suo futuro…
A cura di Gilberto D’Alessio
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