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G Factor: Antonino Di Leva, il sogno interrotto tra delusioni e speranze

“Lì dove il mare luccica e tira forte il vento”. Parole di Lucio Dalla, parole d’amore per Sorrento. Un luogo suggestivo, dove esiste un settore giovanile di grande tradizione come dimostrano Mirante ed Immobile, cresciuti proprionel vivaio rossonero. L’attuale attaccante del Genoa esplose nel campionato Allievi Nazionali 2006-07, realizzando 26 gol, molti grazie agli assist di Antonino Di Leva. Uno di quelli che non ce l’ha fatta, che ha interrotto il suo sogno sul più bello. Eppure il talento non gli è mai mancato, sin dai primi calci lasciava il segno ovunque giocava. C’è un aneddoto da raccontare: l’allenatore Maresca, ai tempi della categoria Esordienti, schiera in porta Mirante e chiede a Di Leva di mirare l’incrocio dei pali. La precisione è impressionante, uno spettacolo per i presenti al campo “Italia”. Il suo nome finisce presto sul taccuino degli addetti ai lavori. La Juventus si innamora prima di tutti del suo talento e nel 2006 Di Leva disputa in prova con i bianconeri il torneo internazionale di Bastia Umbra riservato alla categoria Giovanissimi. Proprio la Juventus si aggiudica la manifestazione, Antonino torna a casa entusiasta per l’esperienza vissuta. A questo punto s’inseriscono altre società, in primis Inter e Napoli. Tante pretendenti ma nessuno riesce a spuntarla, Di Leva resta a Sorrento e disputa uno splendido campionato Allievi Nazionali. Il Sorrento agli ottavi di finale elimina il Torino e si qualifica per le fasi finali di Gallipoli, dove, dopo aver battuto la Roma per 1-0, si ferma contro il Genoa che vince 2-1. Di Leva perde, ma incanta gli avversari che a fine partita formulano un’offerta al Sorrento per aggiudicarsi le sue prestazioni. Quando la trattativa sembra in dirittura d’arrivo s’inserisce la Sampdoria di Garrone che, sfruttando le amicizie con Msc, sponsor della società campana, riesce a portare Di Leva in maglia blucerchiata. Un derby di mercato scatenato a soli 16 anni; c’è tanta attesa per Antonino che realizza sette gol in sei partite e conquista la convocazione in Under 17. Nel momento più bello, però, inizia la lotta con la sfortuna; alla settima giornata è vittima di un grave infortunio durante la partita contro il Novara. Rottura del crociato e lungo stop per l’ex Sorrento, ma la Sampdoria di Marotta e Paratici crede in lui e all’indomani dell’infortunio riscatta il suo cartellino rilevato in prestito. Di Leva rientra l’estate successiva e va in ritiro con la Primavera di Pea. E’ un classe ’91, ma riesce a trovare spazio contro gli ’89 ed i ’90 già nei primi appuntamenti come la De Cecco Cup a Pescara, dove realizza uno splendido gol contro il Milan ripreso dalle telecamere di Sky. Per la primavera blucerchiata si tratta di una stagione magnifica, nel segno del triplete: scudetto, Coppa Italia e Supercoppa, un record per la categoria. Di Leva è uno dei protagonisti, sfuma soltanto il Torneo di Viareggio, dove la Sampdoria perde in finale per 4-1 contro la Juventus; Antonino segna il gol della bandiera per i blucerchiati. Al secondo anno in Primavera, l’avventura genovese subisce un brusco stop. Con Aglietti in panchina Di Leva non riesce a trovare spazio, soffre la concorrenza di un folto parco attaccanti, anche a causa di alcuni problemi fisici che lo limitano. A fine stagione la decisione di lasciare Genova e di trasferirsi al Bari, dove in Primavera non riesce a mostrare il suo talento. Continua il viaggio senza meta definita. Antonino ha bisogno di serenità per giocare bene ed, invece, è bloccato dalla sensazione di essere retrocesso, di aver fatto dei passi indietro. Nonostante la stagione non esaltante, in Lega Pro Juve Stabia e Sorrento sono pronte a puntare su di lui. Di Leva sceglie con il cuore e torna nella sua città, dagli affetti, dagli amici d’infanzia; la tifoseria sostiene il “ritorno del figliol prodigo” e lo incoraggia sin dai primi allenamenti. Sembra una favola. Ma la realtà si presenta completamente diversa. Il contratto di Antonino non viene mai depositato. E a novembre, dopo una partita di Coppa Italia contro la Paganese, arriva l’addio. Una grande ferita, una delusione difficile da digerire a vent’anni. Di Leva non si perde d’animo e a gennaio riparte dal Martina Franca in Serie D fino a giugno, poi il passaggio al Vigor Lamezia dove disputa solo il ritiro estivo senza essere poi tesserato. Il ragazzo torna a casa, diviso tra la nostalgia del campo e la paura di non riuscire più a rialzarsi, di dover abbandonare il sogno. A settembre arriva l’opportunità per rilanciarsi. Di Leva va a giocare al Massalubrense, nei pressi di Sorrento, nel campionato di Eccellenza regionale. La categoria non conta, bisogna tornare a giocare, è questa la strada per provare la risalita. I segnali sono positivi: dopo due minuti nella sua prima partita, contro il Cicciano, è andato in gol. La sua condizione migliora di partita in partita e sugli spalti la convinzione di tutti che sia sprecato per questa categoria. Si sono già interessate a lui tre squadre di Serie D: Taranto, Brindisi e Sant’Antonio Abate. E’ un cammino duro, da percorrere con umiltà, passo dopo passo. Ma Di Leva può farcela. Talento e determinazione sono dalla sua parte, bisogna tornare a correre senza fermarsi più. Per non spezzare un sogno.

 

Fonte: Ciro Troise per gianlucadimarzio.com

 

La Redazione

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