Tra Lavezzi e il Napoli è una sorta di guerra di logoramento, o di trincea: prevede tante piccole provocazioni, in attesa che il nemico perda la testa ed esca allo scoperto, per poi impallinarlo. Si tratta della strategia del manager dell’argentino, Alejandro Mazzoni che segue con un sorriso le continue «rivelazioni» sull’amore sbocciato tra il Pocho e il Psg. L’emiro Tamim Al Thani prosegue la sua marcia in avvicinamento a Lavezzi, ha il suo sì ma non ha ancora l’ok del Napoli. L’offerta di Leonardo – tramite Mazzoni – sarà chiara: 22 milioni e non un euro in più. La palla passa a Lavezzi e alla sua capacità di convincere De Laurentiis a fare uno sconto al Psg. L’Anzhi preme per capire le reali intenzioni dell’argentino che, intanto, è tornato in patria dove, insieme a Campagnaro e Fernandez, si unirà alla nazionale in vista del match mondiale del 2 giugno contro l’Ecuador. Non è escluso che sia Lavezzi a fare la prima mossa con il presidente del Napoli nei prossimi giorni, magari con una telefonata. «Mi venda. Andare all’estero è una sfida che mi affascina», le parole che userà Lavezzi. Le offerte di Psg e Anzhi (a anche dell’Inter, con Moratti in campo in prima persone), più o meno, si somigliano: cinque anni di ingaggio a 5-6 milioni netti a stagione. Un contratto da top class, quale Lavezzi si sente ed è. Al Napoli, il Psg è disposto a versare 22 milioni per il cartellino del giocatore, i russi meno di 19. Il club azzurro respingerà con rabbia le offerte.
Il problema del Napoli è ora un altro: la Champions. Ne è fuori e questo affievolisce la possibilità di calamitare giocatori di primissima fascia. Dunque: la prima mossa di Bigon sarà quella di tenere a freno «i cattivi pensieri» di Cavani sui cui il Real Madrid agisce nell’ombra ma con costanza. Ma se De Laurentiis lo valuta «100 milioni» (sono parole sue), l’uruguaiano pensa che sia giusto che il suo stipendio sia commisurato al valore. Triulzi e Anellucci, i due manager, stanno pensando al nuovo contratto: 3,5 milioni all’anno fino al 2017. Il Napoli dirà di sì.
De Laurentiis non ha intenzione di fermarsi e prepara l’assalto al suo pupillo, vero obiettivo del prossimo mercato: è Stevan Jovetic, 22 anni e mezzo. Jo-Jo è un intreccio in cui anche le parole vanno misurate con grande attenzione. Il montenegrino, attraverso il suo manager Ramadani, mai così ciarliero come in questi giorni, fa sapere che «sarà il punto di forza della Fiorentina». Un modo per passare la palla ai Della Valle che, ufficialmente, tolgono l’attaccante dal mercato ma la sensazione è che sia solo pretattica. Napoli e Fiorentina ne avrebbero già parlato.
I viola lo valutano all’incirca 30 milioni (tanto si è sentito rispondere il ds della Roma Sabatini) e De Laurentiis deve principalmente vedersela con la concorrenza della Juventus che mette sul piatto un bel po’ di giocatori. Jovetic sarebbe molto gradito a Mazzarri. Più di Giovinco che il Napoli non molla. Mazzarri, ecco: ogni conto è stato fatto senza di lui, l’oste azzurro, che quest’anno vorrebbe avere la parola definitiva su qualunque acquisto.
Se su Jovetic, si sa, che il toscano farebbe salti di gioia, su Pazzini i pensieri dell’allenatore sono ancora imperscrutabili: De Laurentiis ha chiesto il prezzo a Moratti, a prescindere dall’affare Lavezzi. Costa 11 milioni e guadagna 2,6 milioni a stagione. Il vero problema: convincere Pazzini a traslocare a Napoli non sarebbe facilissimo. Il Napoli è anche all’assalto di Benatia dell’Udinese, Capuano del Pescara e Bocchetti del Rubin Kazan. Mazzarri, è stato chiaro, vuole rinfoltire numericamente la difesa. I pilastri Aronica e Cannavaro non si muovono: Campagnaro, Fideleff, Fernandez e (forse) Britos sono invece sul mercato. Non basta: serve anche un altro centrocampista di alto livello: Mazzarri sogna il ghanese Asamoah, pensa a Verratti del Pescara, lavora su Fernando del Porto. A Bigon offerto il centrocampista 22enne del Qpr Adel Taarabt: il contratto scade nel 2013, potrebbero bastare 4 milioni. Sempre nel mirino El Kaddouri, calciatore belga del Brescia: a gennaio poteva arrivare per 2 milioni. Ora costa il triplo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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