Un Maradona in versione «capo ultras» non basta per trascinare l’Argentina alla vittoria nel secondo singolo della semifinale di Coppa Davis. Sul terreno rosso l’albiceleste Juan Monaco viene battuto dal coriaceo ceco Tomas Berdych dopo un estenuante match al cardiopalmo che el pibe del oro vive in tribuna da assoluto protagonista. Esulta, si sbraccia, fa il tifo, è nel pieno de trans da supporter quando si rivolge al tennista ceco e al suo capitano non giocatore: «Che hai da guardare?». Ai brontolii dei tennisti di Praga (e ai fotografi che scattano impietosi),un dito medio ben mostrato in tribuna.
Diego e…il dito di Dio Ai 15 mila sugli spalti la presenza del “diòs”, come lo chiamano gli argentini, non sfugge , e allora, come sempre, attorno a lui la calca di fotografi e di ragazzi che chiedono una foto. Qualcuno gli lancia la maglietta per un autografo, e, addirittura, c’è un tifoso che gli offre il proprio orologio. Alla fine del match nonostante la delusione, Maradona, ultrà d’eccezione, va anche a salutare l’altro singolarista ceco impegnato nella Davis, Radek Stepanek, che poco prima era stato battuto dall’argentino Juan Martin Del Potro, con un pesante 6-4 6-4 6-2. A Maradona, il tennista regala la sua racchetta e i complimenti: «Sei il più forte al mondo».
Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno
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La Redazione
M.V.
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