All’Estadio Nacional di Santiago del Cile si gioca la gara di ritorno della finale di ritorno della Copa Sudamericana tra l’Universidad de Chile e la Liga de Quito. La gara d’andata ha visto i cileni imporsi di misura fuori casa grazie alla rete di Edu Vargas, gioiellino cileno seguito con molto interesse, fra le altre squadre, dal Napoli. Il club cileno proviene da uno strepitoso momento di forma senza alcuna sconfitta nelle ultime 33 partite tra campionato e Coppa. L’allenatore dei padroni di casa Jorge Sampaoli schiera un 4-4-2 con il tandem offensivo formato da Edu Vargas e Gustavo Canales, una mediana formata da Aràguiz, Mena, Acevedo e Diaz, ed una linea difensiva con Osvaldo Gonzales, Rojas, Rodriguez e Marcos Rodriguez a proteggere la porta difesa dal portiere Herrera. Gli ospiti allenati dall’argentino Bauza, ai quali serve un miracolo per ribaltare il risultato immeritato dell’andata, scendono in campo con il loro classico 3-5-2 con Lucas Acosta che prende il posto dell’infortunato Neicèr Reasco a centrocampo e con Bolaños e Barcos terminali offensivi.
Il match si sblocca subito al secondo minuto di gioco: è il solito Edu Vargas ad inizializzare l’azione servendo sulla destra il terzino Rodriguez il quale effettua un cross teso al centro. Dopo i vani tentativi di Arànguiz e Canales, è lo stesso Vargas che, con un potente tiro di sinistro, infila il pallone nella porta di Dominguez. Per l’attaccante cileno classe 89’ è la decima rete in questa competizione sudamericana in 12 partite (raggiungendo Humberto Suazo, ex centravanti cileno del club). Gli ospiti sono sotto shock e ad approfittarne è al7’ Castro che però si mangia il gol del raddoppio spedendo la sua conclusione addosso al portiere Dominguez da posizione ravvicinata. Sulla ribattuta Edu Vargas non è lesto a ribadire in rete. Al 38’ a rendersi molto pericoloso è ancora il terzino destro argentino Nicolas Dominguez che, con un’azione solitaria, si accentra verso l’area di rigore per poi liberare un destro potente ma centrale sul quale il portiere avversario si oppone deviando in calcio d’angolo. Al 41’ gli ospiti si fanno vivi con un squillo de “Il pirata” Barcos, ma la sua conclusione termina ampiamente sopra la traversa tra i fischi assordanti dello stadio Nacional. Gli ospiti tentano di rialzare la testa grazie all’estro del sempre pericoloso “El Chucho” Bolanos con la sua ottima tecnica individuale. L’arbitro brasiliano Wilson Luiz Seneme manda le squadre negli spogliatoi.
Al 6’ della ripresa, sugli sviluppi di un’azione in velocità dell’Universidad, Mena crossa in mezzo per Canales che concludere verso rete, ma la sua conclusione termina a lato. Al 22’ la partita si mette in discesa per i padroni di casa: in un contrasto con Lorenzetti (subentrato a Castro) il difensore della LDQ Jorge Guagua salta pericolosamente con il gomito alto, rimediando il cartellino rosso. Sulla sviluppi della punizione il portiere Domìnguez salva in calcio d’angolo il destro a giro diretto all’incrocio di Canales. Al 28’ è ancora l’U a sfiorare il raddoppio con Canales il quale, a tu per tu col portiere avversario, tenta invano di dribblare Dominguez ma quest’ultimo non si lascia beffare strappando il pallone dai piedi dell’attaccante. I padroni di casa nella seconda parte del match cercano di amministrare il vantaggio affidandosi prevalentemente alle ripartenze dei suoi due gioielli Vargas ed Aràguiz (giovane centrocampista classe 89’ opzionato già dall’Udinese). Al 34’ la U raddoppia e nemmeno a dirlo è ancora Edu Vargas protagonista: il fenomeno cileno, dopo uno scambio al limite destro dell’area di rigore con Canales, scaglia una violenta conclusione verso rete da posizione defilata sulla quale Dominguez respinge sui piedi di Lorenzetti che agevolmente piazza il pallone in rete per il raddoppio. Al 37’ la sfida eterna tra Vargas ed il portiere Dominguez continua, con la potente conclusione a giro del cileno spedita dal portiere in calcio d’angolo. La parità numerica al 40’ si ristabilisce con l’espulsione di Matias Rodriguez per i padroni di casa in seguito ad un brutto intervento di gioco su Calderon. Al 42’è l’apoteosi di un giocatore immenso, Edu Vargas: il cileno parte dalla trequarti e, dopo aver puntato e superato due uomini in velocità, con un delizioso pallonetto infila il portiere avversario realizzando la sua doppietta personale facendo impazzire di gioia lo Stadio Nacional, sotto gli occhi del primo tifoso della U, Marcelo Salas.
La partita termina con una meritata conquista della Copa da parte dell’Universidad de Cile, squadra che in 84 anni di storia non ha mai vinto un trofeo. In questo modo l’Universidad sfata il tabù che vedeva le squadre cilene non vincere una competizione internazionale dal lontano 1992 (quando il Colo Colo vinse una Recopa sudamericana). Il vero trascinatore e protagonista di questa vittoria è Edu Vargas, giocatore dalle spiccate qualità tecniche e doti fisiche, vero e proprio “crack” della società cilena.
Gilberto D’Alessio
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