Iamnaples.it, oltre a seguire costantemente le vicende del Calcio Napoli e del suo settore giovanile, è costantemente attenta al destino degli “scugnizzi”, dei figli della nostra Terra, dove il calcio non è uno semplice sport, ma l’elisir di un’esistenza cresciuta a pane e pallone. Siamo il “Sudamerica d’Italia”, lo dimostra il grande numero di “emigranti del calcio” su cui puntano club che costruiscono i loro successi lontani dalla Campania e dal sogno San Paolo che non può accogliere tutti. Per molti rimane un miraggio, un desiderio insoddisfatto, consolato con le gioie ottenute altrove.
Diego Albadoro è uno dei tanti gioielli del calcio campano con la valigia in mano, su cui ha creduto il Bari della vicina Puglia. I tifosi della Juve Stabia lo ricordano bene perché lo scugnizzo di Secondigliano è stato protagonista della promozione delle vespe in B con i suoi otto gol. “Calcio con entrambi i piedi. So puntare l’uomo, difendere la palla. Per il resto, lascio agli altri giudicarmi“, così si presentava Diego, che, più che un nome, è un marchio di fabbrica dei neonati a cavallo dei magici anni ’80, quando il “Diego per eccellenza” regalava a Napoli magici trionfi, dagli scudetti contro il Milan di Sacchi all’euforia di Stoccarda con la Coppa Uefa. Albadoro è nato a febbraio dell’89 e già può vantare una carriera complicata. Diego è cresciuto nei polverosi campi della Serie D, non ha fatto il classico percorso nei vivai professionistici. Albadoro, infatti, si è formato nel Giugliano proprio nel Campionato Nazionale Dilettanti, dove fu notato dall’ex ds del Bari Giorgio Perinetti, che decise di portarlo in Puglia, aggregandolo alla Primavera. Dalla Serie D alla Seconda Divisione della Lega Pro fu questo il primo step di Albadoro, indossò la maglia del Brindisi dove confermò ampiamente le sue qualità. Nella scorsa stagione è arrivato, però, il momento decisivo: l’affermazione nella Juve Stabia di Braglia, dove mostra tutto il suo repertorio. Calci di punizione, gol di testa, ma soprattutto una spina nel fianco per le difese avversarie nel tridente che ha regalato a Castellammare di Stabia indimenticabili soddisfazioni. L’8 Giugno scorso, nella finale d’andata dei play-off al “Menti” contro l’Atletico Roma, il crack che non t’aspetti: la rottura dei legamenti del crociato posteriore del ginocchio destro. La delusione avrebbe ammazzato chiunque, ma non un leone come Diego Albadoro che combatte per tornare in campo. La Juve Stabia gli dimostra fiducia chiedendo al Bari di rinnovare il prestito nonostante l’infortunio.
Il club del ds Angelozzi rifiuta la proposta, crede nel suo talento, che a Gennaio tornerà disponibile dopo un lungo periodo di stop. Il suo contratto con il Bari scade a Giugno 2011, gli estimatori, soprattutto in Serie B, non mancano. L’infortunio non ha cancellato il clamore che lo scugnizzo di Secondigliano aveva prodotto sul mercato quando incantava il Menti.
Albadoro ha un’unica priorità: ritornare in campo e dimostrare le sue qualità con la maglia biancorossa. Nel collettivo di giovani allenato da Torrente crede giustamente di poter dare il suo contributo; nel frattempo, attirerà altre avances di mercato e chi sa che qualcuno non ci provi già per Gennaio. Il mercato è come il poker, c’è sempre chi vuole e può far saltare il banco.
Ecco il video con le otto meraviglie di Albadoro realizzate nella scorsa stagione, servizio prodotto dai colleghi di MetropolisTV e tratto da Youtube:
A cura di Ciro Troise
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