Ci sono tappe che segnano indelebilmente il percorso di ogni uomo, ci sono partite che marchiano la carriera di un calciatore. Ora tocca a lui, è il momento di Eduardo Vargas: il campionato cileno di “Clausura” è giunto agli sgoccioli e dopo la scialba finale d’andata tra Cobreloa e Universidad de Chile (terminata 0-0), si replica all’impianto “Nacional”, la casa dell’ultimo Edu “Azul”, che l’intera torcida casalinga vorrebbe veder gioire trionfante al fischio finale prima dell’inizio di una nuova avventura all’ombra del Vesuvio. “Turboman” si fa notare al 13′ con una grande conclusione mancina di controbalzo che sibila il palo alla sinistra dell’estremo difensore ospite Peric. L’attaccante numero 17 della “U” sale ancora in cattedra al 18′ servendo dalla destra un pallone perfetto per il colpo di testa vincente del compagno di reparto Canales: il direttore di gara ferma però tutto a causa la posizione irregolare di quest’ultimo. Al 24′ l’azione giusta: apertura di Lorenzetti perl’esterno Aranguiz che si invola sulla destra e mette la sfera al centro, Canales a pochi metri dala porta non può sbagliare e fa 1-0. La perla della “Joya azzurrra non tarda ad arrivare: al 28′ Edu prende palla al centrocampo e, arrivato al limite dell’area lascia partire un pallonetto morbido che si insacca alle spalle del portiere avversario, il pubblico esplode alla visione della prodezza del proprio beniamino. Il Cobreloa sembra non riuscire a contenere la forza d’urto della compagine di Jorge Sampaoli: al 35′ Rodriguez raccoglie la sfera respinta dall’impacciata retroguardia ospite, la controlla di petto e di destro infila con una rasoiata per l’ennesima volta Peric, 3-0. La ripresa non mostra cambiamenti di registro: l’Univiversidad de Chile fa la partita, il Cobreloa la guarda. “La Joya” mostra le sue doti in maniera disciplinata ed efficace, le sue giocate non sono mai fini a se stesse, ne è un esempio il colpo di tacco che al 50′ smarca mirabilmente l’esterno di centrocampo Mena all’altezza della linea di fondo campo. Al 76′ è nuovamente il numero 17 a rendersi protagonista con un’insistente percussione centrale terminata con un tocco sull’uscita dell’estremo difensore avversario che esce di poco dallo specchio della porta. Non c’è recupero oltre il 90′: l’uomo più atteso non delude e trascina i suoi alla vittoria del terzo titolo annuale, dopo i trionfi nel torneo “Apertura” e nella “Copa sudamericana”. I tifosi festeggiano in lacrime e intonano cori carichi di gioia e orgoglio, con un velo di amarezza: il loro eroe dovrà lasciare infatti la sua terra d’origine, lo attendono nuove tappe da scalare, con indosso un’altra maglia azzurra…
Ecco le immagini del match (tratte da youtube):
Servizio a cura di Antonio Fusco
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro