Allo stadio Ciudad di La Plata va in scena la prima gara della 43esima edizione del torneo più antico di sempre. In un clima molto freddo l’Argentina, paese ospitante, affronta la Bolivia. L’Albiceleste, dopo 18 anni, vuole rivincere il trofeo e vendicare l’ultimo match contro gli andini, datato primo aprile 2009 e terminato 6-1 per la Verde, durante le qualificazioni per il mondiale sudafricano. El Checo Batista non effettua nessun cambiamento nella formazione già annunciata nella conferenza stampa pregara: un 4-3-3, stile blaugrana, che vede fra i pali il portiere Romero, una linea difensiva da destra verso sinistra con Zanetti, Burdisso, G.Milito Rojo, a centrocampo troviamo Mascherano, Cambiasso e Banega, mentre in attacco Leo Messi è supportato dal napoletano Lavezzi e Carlitos Tevez che vince il ballottaggio con Di Maria. Il C.T. di origine argentina, Gustavo Quinteros, schiera la sua Bolivia con Arias tra i pali; difesa a quattro con Raldes, Alvarez, Rivero e Gutierrez; a centrocampo Vaca, Robles, Flores e Campos; Rojas mezza punta alle spalle di Marcelo Martins Moreno. Fin dai primi minuti di gioco la manovra offensiva argentina schiaccia letteralmente la Bolivia nella propria metà campo di gioco. Al 10′ Messi, servito sulla mediana da Banega, palla al piede dribbla in velocità tre avversari boliviani, offrendo un delizioso assist sotto porta per Lavezzi che si trova però in posizione di off-side. Al 13′, su un calcio di punizione dai 27 metri per la Bolivia, Martins effettua una conclusione centrale che non impensierisce il portiere dell’Albiceleste Romero. Al 22′ è ancora la Bolivia ad affacciarsi nella metà campo avversaria con un’azione prolungata che porta Edvaldo a concludere verso rete, ma Romero si fa trovare ancora pronto. Al 26′ Messi serve in profondità Lavezzi che entra in area di rigore dalla destra ma, da posizione angolata, calcia a lato il pallone che finisce addirittura in fallo laterale dalla parte opposta. Al 32′ è ancora il fuoriclasse del Barcellona a suggerire un assist al bacio per Tevez che, da posizione defilata, cerca di sorprendere Arias sul suo palo ma il portiere boliviano si salva in calcio d’angolo. Al 33′ la Selection di Batista sfiora seriamente il vantaggio: su un debole tiro della pulce Messi il portiere boliviano Arias si complica la vita respingendo in malo modo, el Cuchu Cambiasso arriva a rimorchio ma Arias riesce a sventare definitivamente la minaccia. La manovra argentina trova sbocco in numerosi cambi di gioco per per cercare di smuovere la grande organizzazione difensiva della boliviana, per poi sfondare centralmente con i fraseggi dei suoi campioni. Il muro boliviano regge, l’Argentina trova difficoltà ad impostare le sue ripartenze di gioco. Le azioni più pericolose provengono solo dalle percussioni in velocità di Messi e Lavezzi, Tevez invece appare sottotono.
Nella ripresa Batista inserisce Angel Di Maria al posto di Esteban Cambiasso ma la musica non cambia, anzi peggiora. Su un calcio d’angolo di Campos per i boliviani, è lesto Edivaldo Rojas sul primo palo che con un bel colpo di tacco gira verso rete trovando un goffo intervento di Banega. Il centrocampista del Valencia non riesce a spazzare in avanti il pallone, facendo passare al 3′ della ripresa la Verde in vantaggio per 1-0. Al 57′ la partita si accende ed il Pocho Lavezzi rischia il cartellino rosso per un intervento molto pericoloso a gamba tesa su un centrocampista boliviano. Il numero 22 del Napoli è voglioso e cerca di spronare i suoi con la sua foga agonistica. Successivamente però in due azioni di contropiede per l’Argentina è lo stesso Lavezzi a non crossare come vorrebbe a centro area dopo due devastanti azioni personali. Messi al 50′ con una girata plastica verso rete tenta un gol strepitoso, ma il portiere Arias devia in calcio d’angolo. Al 67′ Martins fallisce il clamoroso raddoppio boliviano: l’attaccante dello Shakhtar, inbeccato dal compagno Edivaldo, parte sul filo del fuorigioco e si trova solo davanti a Romero che, in maniera prodigiosa, salva per ben 2 volte il risultato. Al 72′ è il momento dell’ingresso in campo de El Kun Aguero per uno stremato Lavezzi. Appena ripreso il gioco, al 73′, su un calcio d’angolo di Messi è Mascherano a concludere con un gran destro di poco alto sopra la traversa. Al 75′ c’è la svolta del match: il terzino dello Spartak Mosca Rojo, sul fronte sinistro di gioco, crossa in area di rigore dove Aguero, dopo una pregevole sponda di petto di Burdisso, colpisce al volo di destro infilando il pallone nel sette della porta boliviana. Lo stadio Ciudad diventa una bolgia. L’Argentina riequilibra il risultato. E’ el Kun Aguero l’uomo della svolta: infatti, su una successiva azione di gioco, è ancora l’attaccante dell’Atletico Madrid a concludere d’esterno destro verso rete ma il portiere boliviano sventa la minaccia. L’Albiceleste si riversa nella metà campo boliviana per cercare il gol vittoria ed al 92′ sfiora la rete con il difensore Nicolas Burdisso che, su un cross dalla sinistra di Di Maria, schiaccia debolmente di testa il pallone che diventa preda di Arias.
La partita termina 1-1. L’Albiceleste, dopo aver disputato un primo tempo impacciato e aver subito il gol ad inizio ripresa, riacciuffa il risultato grazie ad una prodezza dell’uomo del match, El Kun Aguero. La sensazione è che Sergio Batista dovrà migliorare la fase di impostazione di gioco dei suoi, modificando il suo scacchiere in vista delle sfide, oramai decisive, contro Colombia e Costa Rica per la conquista del primo posto del girone.
Gilberto D’Alessio
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