La sconfitta dell’Uruguay ai danni della Bolivia, consente all’Argentina di disputare una gara senza pressioni e conservare il primato in classifica ai danni di un mai domo Cile. Bruttissimi i sonori fischi all’inno nazionale della Seleccion cui rispondono Messi e Di Maria che dopo 2’ confezionano la prima palla gol. Al 4’ Medel e Sanchez hanno una doppia occasione per marcare la segnatura ma entrambi sciupano clamorosamente davanti a Romero. E’ un Cile che fa girare palla e cerca di imporre il proprio gioco nelle prime battute: Isla è una spina nel fianco sulla destra e punge laddove c’è Zabaleta, dirottato a sinistra da Sabella. Al quarto d’ora Romero è superlativo su Gonzalez; Isla pesca il centrocampista solo in area e il suo colpo di testa in tuffo è respinto d’istinto dal portiere doriano. Argentina non pervenuta, eppure al 28’ passa in vantaggio con Messi; Gago alza un pallonetto in area domato e trasformato dalla “pulce”, lasciato colpevolmente solo. I padroni di casa hanno da recriminare quando addirittura Higuain raddoppia al 31’; l’attaccante del Real Madrid, imbeccato dal compagno Di Maria, trova il palo lungo con un mancino chirurgico, ma il gol era da annullare per fuorigioco. Una doccia fredda per la Rojas che di colpo perde il sacro fuoco della prima mezz’ora. Alla ripresa delle ostilità, Sanchez sembra provare a dare la scossa ai suoi ma ai padroni di casa manca un finalizzatore e così Borghi, al 55’, decide di mandare in campo Edu Vargas. Federico Fernandez ha una buona occasione al 62’ ma il suo colpo di testa finisce di poco a lato. Le manovre cilene appaiono lente e macchinose; gli animi si innervosiscono quando l’arbitro non ravvisa un rigore per un tocco di Guinazù con la mano e a farne le spese è proprio l’azzurro Vargas che si becca l’ammonizione. Al 77’ si rivede una vecchia conoscenza partenopea; Josè Sosa rileva uno stanco Di Maria, un cambio volto ad addormentare la partita, consentendo un più ampio giro palla. Buona occasione per il Cile con Vargas che riceve un assist di Sanchez ma il tiro è fiacco e debole. Edu Vargas in versione assistman quando in pieno recupero riceve palla da Sanchez e pesca Gonzalez in area che batte Romero sul secondo palo. È l’ultimo colpo di coda di un match poco spettacolare ma molto intenso. Ottima la difesa argentina; la cerniera di destra costituita dal duo Campagnaro – Fernandez, non lascia passare palloni. Bene Gago in fase di interdizione, poco vivo Messi. Non pervenuto Aguero. Nelle file della Rojas, poco incisivo Mati Fernandez: ogni sua giocata sbatte puntualmente sull’omonimo azzurro. Bene, anzi benissimo il mastino Gary Medel, accostato, nella fase finale del calciomercato estivo, proprio al Napoli. Vivi Sanchez ed Edu Vargas. “Turboman” ha bisogno di fiducia e di entrare nel vivo del gioco. Non può accontentarsi di scampoli di partita. Nemmeno in Nazionale.
Ecco il video con il gol del match:
Francesco Gambardella
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro