Cordoba – Nella città natale del difensore partenopeo Hugo Campagnaro, l’Argentina riceve un Paraguay in piena crisi orfano del tecnico Francisco Arce, sostituito dall’uruguayano Pelusso. Albirrojos che provano a restare aggrappati al treno qualificazione, raggiunti al penultimo posto dalla Bolivia, e contro un’Argentina ultra offensiva, schierano la formazione tipo che vede Villar tra i pali, il neoromanista Ivan Piris, i veterani Alcaraz e Paulo da Silva, e Richard Ortiz in difesa; linea mediana composta da Oviedo, Caceres, Riveros, il doriano Estigarribia e l’argentino naturalizzato Fabbro; Roque Santa Cruz come unica punta. Sabella deve rinunciare agli squalificati Aguero e Mascherano e manda in campo la formazione tipo con il duo napoletano Capagnaro – Fernandez in difesa e l’attacco delle meraviglie composto dall’inamovibile Messi, i madrileni Higuain e Di Maria e l’ex funambolo azzurro Lavezzi. Avvio di gara bruciante della Seleccion chiamata a rispondere alla Colombia vittoriosa sull’Uruguay con un roboante 4-0: al 2’ Lavezzi sfondaal centro e devia in rete una conclusione mancina di Di Maria. Il gol ha l’effetto di scuotere il Paraguay che al 16’ approfitta di un errore maldestro di Brana che tocca un pallone in area: dal dischetto Fabbro indovina l’angolo. Ti aspetti il Paraguay ed invece viene fuori l’orgoglio dei grandi. Alla mezz’ora, stabilitasi nuovamente nella metà campo “albirroja”, l’Argentina trova nuovamente il vantaggio con Higuain: l’attaccante del Real tocca il suo primo pallone, sfruttando un intervento sciagurato di Ortiz e trova il palo lungo. Ripresa scoppiettante con Messi che si invola e tenta uno scavino che si stampa sul palo. Appuntamento col gol rimandato di pochi minuti; è il 63’ quando dai 20 metri disegna una parabola perfetta su cui Villar nulla può. È un gol che sopisce ogni velleità ospite che avrebbe da recriminare all’85’ per un gol annullato a Caceres in sospetta posizione di fuorigioco. Per Messi & co. È una vittoria importante che li porta in testa ad un girone ricompattato dalla rovinosa sconfitta uruguayana.
Positiva la prova dei difensori del Napoli Fernandez e Campagnaro. Entrambi un po’ anonimi nella prima frazione di gara, vengono fuori nella ripresa. Partita tutto sommato tranquilla per il centrale di Mazzarri, sempre più profeta in patria ed oggetto ancora misterioso in terra di conquista; non disdegna sortite palle al piede quando c’è da impostare dalla retrovie. Sarà stata invece l’emozione di giocare al Mario Kempes, lo stadio della propria città, a frenare il fluidificante azzurro. troppo timido nel primo tempo e bravo ad inserirsi nella ripresa quando i movimenti a tagliare di Messi aprivano gli spazi giusti per inserirsi guadagnando spesso il fondo.
Chiusura finale sul pocho Lavezzi: ai tanti tifosi partenopei avrà fatto uno strano effetto vederlo così tirato a lucido e non poter esultare per la bella prestazione. Un’autentica spina nel fianco nel primo tempo e sua la deviazione del vantaggio argentino. Cala nella ripresa e viene sostituito, ormai esausto, dall’attaccante nerazzurro Palacio.
Ecco il video con i gol del match:
A cura di Francesco Gambardella
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