Il Cuore Napoli Basket cade ancora. La sconfitta però è di quelle rumorose, che tendono a lasciare il segno. La Givova Scafati si aggiudica il derby campano con il punteggio di 88 a 63. Non è il divario dei 25 punti a lasciar l’amaro in bocca per Napoli. Né tanto meno una sconfitta che su un parquet ostico come il PalaMangano di Scafati, contro una squadra costruita per lottare per i Play Off, può anche starci. Ciò che ha fatto questa volta infuriare anche i quasi duecento tifosi giunti a Scafati (con alcuni membri del gruppo Ultras di Educazione Napoletana che hanno deciso di lasciare prima del tempo gli spalti in segno di protesta) è stato l’atteggiamento della squadra, mai realmente in partita e travolta da una Givova Scafati trascinata da una buona cornice di pubblico. Napoli resta in partita per 4 minuti, fino al suo personale vantaggio di 10-11, poi cominciano i soliti problemi difensivi, amplificati dall’ottima prestazione dei ragazzi di coach Perdichizzi. La squadra affidata ai coach Trojano e Russo concede troppo agli avversari (Ben 31 i punti messi a segno da Scafati nel solo primo quarto) e perde nettamente la lotta a rimbalzo con Sherrod (21 punti con 9/13 al tiro e 14 rimbalzi) vero mattatore della gara, con Basabe, ombra di se stesso, e Vangelov che non riescono a contrastarlo. Napoli prova ad affidarsi alle giocate individuali di Kerry Carter (12 punti con 3/15 dal campo) che però è costretto a troppe forzature al tiro. La difesa dei ragazzi di coach Perdichizzi annienta le soluzioni offensive di una Napoli che si vede privata di una delle sua armi più importanti, il tiro da tre punti. Appena 6/23 dall’arco per gli azzurri. Scafati praticamente chiude la gara nel primo tempo. 50 a 33 alla sirena del secondo quarto. Nel secondo tempo i gialloblù gestiscono la partita e allungano le rotazioni per aggiungere minuti ai panchinari. Buon esordio del neo acquisto Andrew Lawrence, che ha sostituito Anthony Miles fermato dall’antidoping, con 19 punti e 5 assist con 6/9 al tiro. Per il Cuore Napoli Basket una sconfitta che la inchioda alle sabbie mobili dell’ultimo posto del Girone Ovest della Serie A2, dopo 12 giornate di campionato. C’è bisogno adesso di una scossa reale al gruppo, dopo l’esonero di coach Ponticiello, per non passare subito da una stagione da sogni, quella che ha portato alla promozione, ad una da incubo. Oggi coach Piero Bucchi, che ha vinto una Coppa Italia a Napoli nel 2006, era sulle tribune del PalaMangano ad assistere alla sfida assieme al Presidente Ruggiero. Magari un indizio di mercato per il futuro. Il pubblico e la città di Napoli meritano una squadra competitiva che le permetta di vivere con entusiasmo il resto della stagione sportiva.
Questo slideshow richiede JavaScript.
Dal nostro inviato al PalaMangano di Scafati Andrea Cardone
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro