“Solo la maglia…. amiamo solo la maglia”, quante volte abbiamo sentito questo coro dalle curve, cuore pulsante del calcio e dello stadio San Paolo riferendoci specificamente al Napoli. Stamane si è tenuta al pub Settantatre al centro storico una splendida iniziativa, una conferenza stampa in cui Enzo D’Orta, un tifoso della Curva B, ha presentato la sua collezione di maglie del Napoli che sarà esposta nel suddetto locale dalla serata di gala di venerdì 14 Giugno fino a martedì 18. “Si tratta di un’iniziativa no-profit, fatta per mostrare la storia della squadra di cui siamo tifosi, per celebrare una mia passione da collezionista legata alla squadra per cui faccio il tifo. Ho fatto tanti sacrifici economici per arrivare alla quota di trecentocinquanta maglie dagli anni ’70 ad oggi, dove custodisco la maglia della finale di Coppa Italia e quella di Pechino”, così ha parlato Enzo D’Orta nella conferenza stampa guidata dal giornalista Michele Sibilla e in cui è intervenuto Pasquale D’Angelo, storico capotifoso della Curva B. Nell’accogliente luogo dalla napoletanità più genuina Enzo D’Orta ha colloquiato con tutti i giornalisti svelando interessanti aneddoti e retroscena sulla sua passione. Nel presentare la sua esposizione di divise da campo, in cui spiccano la maglia di Maradona di Napoli-Juventus 3-0 della Coppa Uefa e quella di Baroni di Napoli-Lazio, gara decisiva per la vittoria del secondo scudetto, D’Orta si è soffermato su due peccati della sua collezione: manca la maglia gialla sponsor Cirio dell’epoca di Maradona ed una della stagione 82-83 con i “righini” giallorossi che rappresentavano la città di Napoli. “Ci fu un tempo…” è uno degli slogan presenti nella locandina dell’iniziativa, un termine che illustra l’aspetto epico della collezione che sarà presentata nel pub Settantatre. La frase è più che mai appropriata perchè durante la conferenza stampa si è discusso anche dell’evoluzione della maglia. “Sono molto legato alle maglie degli anni ’60 in lana pesante, mentre oggi c’è un tessuto sintetico pensato per non far sudare o sporcare le divise da gioco. Per me che, invece, amo proprio il carattere “sporco” delle maglie si tratta di un anatema. Ricordo proprio un aneddoto in tal senso: riuscii a convincere una persona a cedere la maglia di Maradona azzurra sponsor Cirio, lui in cambio mi chiese la cortesia di non lavarla mai”. Tra collezionismo e storia, “il Napoli è unico, dal 1926 ad oggi. Non c’è nessuna differenza storica da fare”, raccontano i tifosi. Il tuffo nell’amarcord porta anche ad una proposta: giocare una partita con le maglie degli anni ’60, quelle in lana pesante. Spunta anche un possibile appuntamento: il centenario nel 2026. Historia magistra vitae, si sentenziava un tempo; nel calcio non c’è storia senza la maglia, l’unico simbolo eterno nel vissuto di un club.
Ecco le foto dell’evento per portarvi dentro la splendida collezione di Enzo D’Orta:
“La maglia…la città…la pelle… la mia identità”, ecco la locandina della prima mostra-rassegna storico culturale della maglia del Napoli”
La maglia del primo scudetto ed edizione storica del giornale di un momento indimenticabile
In tempi di calciomercato non poteva mancare questa notizia: Careca al Napoli, ora è ufficiale
“Il primo amore non si scorda mai” e anche il primo scudetto
Qualche maglia storica: tanti i numeri 10 nel segno di Maradona
Sullo sfondo le maglie in lana pesante tanto amate dal collezionista Enzo D’Orta
Ecco Pasquale D’Angelo mentre interviene e racconta la storia dell’iniziativa realizzata dall’amico di curva Enzo D’Orta
L’ambita maglia di Maradona con lo sponsor Cirio nelle mani di Michele Sibilla. Enzo D’Orta la tocca con soddisfazione, è uno dei “prodotti” più importanti della sua collezione
Dal nostro inviato Ciro Troise
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