ANCORA AL SAN PAOLO – L’arbitro scelto per Napoli-Atalanta, primo anticipo della 26esima giornata, è Domenico Celi della sezione di Bari, precedentemente appartenente a quella di Campobasso. L’impiegato 44enne, visto di recente a Fuorigrotta, è alla decima stagione nella Can di A e B, il grave incidente in scooter del 2015 può dirsi ormai alle spalle. Il suo curriculum parla di 42 presenze in B e 135 in A, nella quale fa il suo esordio il 3 dicembre 2006 in un Torino-Empoli 1-0. La sua media disciplinare complessiva parla di circa 5 ammonizioni a partita, 1 espulsione ogni due ed 1 rigore ogni due uscite. Nel campionato in corso sono fino ad ora nove le sue presenze (Napoli incluso), alle quali si aggiungono due direzioni in Coppa Italia: Torino-Pro Vercelli 4-1 (3° turno) e Fiorentina-Chievo 1-0 (Ottavi di finale). Nelle 11 apparizioni appena citate ha estratto 46 cartellini gialli, 5 cartellini rossi e concesso 4 tiri dagli undici metri. Il forte temperamento e la fermezza nelle decisioni, che talvolta lo inducono a commettere errori, sono le sue caratteristiche principali. Un punto a suo favore è quello della rapidità di movimento, grazie alla quale riesce ad essere nella maggior parte dei casi vicino all’azione di gioco.
DALL’INFERNO AL PARADISO… – Sono ben 21 i precedenti di Celi con il Napoli, per un bilancio totale di 11 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte. I primi incontri risalgano ai due anni dei partenopei nell’infernale Serie C: Napoli-Benevento 2-0 (7 novembre 2004), Rimini-Napoli 2-1 (19 dicembre 2004), Pistoiese-Napoli 1-1 (25 settembre 2005), Perugia-Napoli 1-0 (2 dicembre 2005) e Grosseto-Napoli 2-2 (23 aprile 2006). Passiamo poi a Catania-Napoli 2-1 del 29 ottobre 2011 nel quale si annotano l’errata segnalazione di un fuorigioco per Cavani, fermato a tu per tu con Andujar, e la mancata espulsione del rossoblu Legrottaglie dopo quella giusta dell’ingenuo Santana per doppia ammonizione. Buona la prestazione arbitrale in Napoli-Roma 1-3 del 18 dicembre 2011, macchiata però da una decisione non corretta: Cavani sigla la rete dell’eventuale pareggio ma l’impiegato ferma tutto per un contatto veniale tra Maggio e Rosi. Senza sbavature invece la direzione del tranquillo Napoli-Siena 2-1, datato 13 maggio 2012. Il successivo incrocio risale a ben 4 anni fa (causa incidente): Napoli-Chievo 1-0 del 28 ottobre 2012. Due gli episodi nella circostanza. I clivensi reclamano per un fallo in area di rigore di Campagnaro su Pellissier, meritevole di doppio provvedimento: calcio di rigore e rosso per l’azzurro. Allo stesso modo Hamsik protesta giustamente per un tocco di mano in area di Dramè dopo un contatto di gioco, non giudicato meritevole di penalty.
NELLA PASSATA STAGIONE – Positivo il fresco “ritrovo” tra Celi ed i colori azzurri. Napoli-Udinese 1-0 dell’8 novembre 2015 non spicca infatti agli onori della cronaca per decisioni discutibili. Il 44enne pugliese lascia correre in molte occasioni ed usa il cartellino solo se necessario. Corretta la non assegnazione del calcio di rigore ai partenopei per un contatto veniale in area tra Danilo ed Allan. Fa discutere la penultima direzione: Napoli-Verona 3-0 del 10 aprile 2016. Nella lente d’ingrandimento c’è l’errore che scatena l’ira, punita con clemenza, di Albiol. Pisano trattiene vistosamente in area il centrale azzurro, sugli sviluppi di un corner, ma non viene concesso il rigore. L’ex Real si scaglia furente verso il nefasto giudice di porta Mazzoleni, sfilandosi la maglia e mostrando il vistoso strappo su di essa. Celi interviene con ritardo e punisce con il giallo lo spagnolo, che continua nelle proteste ed applaude l’assistente Barbirati. Effetto domino facilmente evitabile con la primaria assegnazione del calcio di rigore. Opportuna è l’espulsione di Souprayen, il quale ferma Callejon lanciato a tu per tu con il portiere veronese Gollini. Storica è la presenza di Celi in Napoli-Frosinone 4-0 del 14 maggio 2016. Gli azzurri sottoscrivono la grande stagione di Sarri con il ritorno in Champions ed il record del “Core ‘Ngrato” Higuain. Il Pipita realizza tre gol indispensabili per il superamento di Gunnar Nordahl nelle statistiche della Serie A: 36 reti gli valgono il primato solitario di miglior marcatore in una singola stagione. Ad onor di moviola, Il secondo dei tre gol messi a segno contro i ciociari risulta viziato da una posizione di fuorigioco non segnalata dall’assistente Posado. Oltre a questo episodio, si annota l’espulsione di Gori al 10′ per presunte frasi ingiuriose ravvedute dallo stesso Celi.
L’ULTIMA VOLTA – Nemmeno un mese fa è avvenuto il nuovo incontro tra il Fischietto Celi ed il team di Sarri: 29 gennaio 2017, Napoli-Palermo 1-1. Inaspettato il passo falso degli azzurri in chiave Champions. Buona invece la prova dell’arbitro, ininfluente ai fini del risultato finale. Corrette le chiamate principali di off-side degli assistenti, condivisibile anche il provvedimento nei confronti di Goldaniga: il rosanero interviene in maniera maldestra su Mertens al 44′ e l’arbitro estrae il rosso.
Ecco l’episodio appena descritto in Napoli-Palermo:
Servizio a cura di Antonio Fusco
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